Pacher: "Kleb, ho dato tutto e me ne vado orgoglioso"

"Le lacrime a fine partita? Non ero riuscito a fare abbastanza per i compagni ed ero deluso. Ma non chiudo le porte alla Top Secret e attendo la società"

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Le sue lacrime dopo gara 4 non sono passate inosservate, in tanti hanno pensato ad un addio ma Aj Pacher non chiude le porte a quello che sarebbe per lui il terzo anno a Ferrara con la maglia del Kleb. Il lungo americano, che nei prossimi giorni volerà in patria per trascorrere le vacanze estive, è stato probabilmente il giocatore più continuo del roster di coach Leka in un’annata segnata dai tanti infortuni e dal deludente epilogo dei playoff.

Aj, un finale di stagione che nessuno si aspettava...

"Siamo tutti delusi, non ci immaginavamo di concludere il campionato in questo modo. Personalmente ho lasciato sul campo tutto quello che avevo, ma non è andata nel verso giusto. Purtroppo a volte è così che funziona lo sport".

Nei playoff sembravate un’altra squadra rispetto alla stagione regolare, cos’è successo?

"Durante la post season si respira un’atmosfera diversa, la tensione sale e la posta in palio è alta. Noi stavamo attraversando un buon momento, poi si sono ripresentati dei problemi fisici e alcuni di noi convivevano con il dolore. Penso che Piacenza abbia studiato un buon piano di gioco per contrastarci, sono una squadra molto fisica e ci costringevano a tirare tante volte dall’arco".

Anche lei non era al meglio... "Proprio così, il gomito destro mi faceva male da Pistoia e in gara 3 ho sentito molto dolore al tendine d’achille. In ogni caso non avevo intenzione di mollare, so che ho lasciato tutto quello che avevo in campo ed è qualcosa con cui posso convivere. Non sono mai contento di perdere, penso a cosa avrei potuto fare di diverso per aiutare la squadra. Ma sono orgoglioso di aver dato tutto".

Le sue lacrime alla fine di gara 4 sono il presagio di un addio? "Non dirò mai addio a Ferrara, penso che il pianto sia stato dovuto al fatto che non ero riuscito a fare abbastanza per i miei compagni. È stata una grande delusione, colgo l’occasione per ringraziare i tifosi per tutto il supporto e l’amore che mi hanno dato nelle ultime due stagioni. Sono stati due anni speciali e Ferrara sarà sempre una seconda casa per me. Non so ancora dove giocherò la prossima stagione, sono sempre pronto ad ascoltare ogni opportunità. Aspettiamo gli sviluppi societari e poi ne sapremo di più".

Che cosa rappresenta per lei il Kleb?

"Qui sono cresciuto come giocatore e come uomo, non posso quindi che ringraziare tutti i miei compagni di squadra, lo staff tecnico e il presidente per avermi permesso di mostrare tutte le mie capacità dentro e fuori dal campo. Adesso penso solo a tornare negli States, mi mancano i miei genitori e la mia famiglia, non vedo l’ora di tornare a casa e passare un po’ di tempo con loro".

Jacopo Cavallini