Sella, ci pensa Mitchell. "Vogliamo andare ai playoff. Qui mi sento come a casa»

Il texano di Cento a Milano è stato il miglior realizzatore: "L’infortunio è alle spalle. Coi tifosi si respira una bella atmosfera, battere Bologna l’emozione più bella".

"Vogliamo andare ai playoff. Qui mi sento come a casa"

"Vogliamo andare ai playoff. Qui mi sento come a casa"

E’ arrivato in punta di piedi, in uno dei momenti di maggior difficoltà per la Benedetto e con il compito, non banale, di sostituire l’altalenante Sabin. Brindisi-Cento, un volo di sola andata per mettere anche il suo di timbro in una stagione che sembra finalmente aver preso il verso giusto, anche se ci sarà ancora da lottare per agguantare quei playoff che ogni volta sembrano sfuggire di mano, perché nessuna, nel traffico di squadre che giocano per garantirsi una post-season senza rischi, ha intenzione di mollare. Mollare, una parola sconosciuta a Wendell Mitchell, che in questa stagione si è rimesso in gioco due volte: la prima a metà novembre, quando dalla Puglia ha salutato Serie A e Fiba Europe Cup e si è trasferito in biancorosso, e la seconda in inverno, quando ha dovuto fermarsi e recuperare dal beffardo infortunio al ginocchio subito all’esordio con la Sella nel match vinto con Cividale. Ora il peggio sembra essere alle spalle e, con i 22 punti segnati domenica a Milano, Mitchell è pronto a spiccare definitivamente il volo. "E’ stata senza dubbio la mia miglior partita quest’anno e sono contento che sia servita alla squadra per portare a casa una meritata vittoria – commenta l’esterno texano –. Adesso sto bene, grazie a staff e compagni sono riuscito a superare l’infortunio, e pian piano ho preso confidenza col gruppo. Non è stato un inizio di stagione facile, mai mi era capitato di trasferirmi a campionato in corso. Cosa non ha funzionato a Brindisi? Non c’è stato qualcosa in particolare che non sia andato bene, semplicemente è stata un’avventura che non è andata a buon fine: sono cose che possono capitare nell’arco di una carriera".

A Cento per rinascere e per riassaporare l’aria di casa. "Qui sto alla grande, mi sento a casa: sono nato a Temple, ma sono cresciuto a Rockdale, che per certi versi gli assomiglia. Il gruppo e il coach mi hanno accolto a braccia aperte, e anche i tifosi: loro sono pazzeschi, si respira grande passione in città e quando giochiamo". Dopo Kosovo e Ungheria, un’altra esperienza in Europa. "L’Italia mi piace tanto, è sicuramente il paese più bello in cui ho vissuto in questi anni. L’A2 è un campionato competitivo, tattico, di buon livello, e non certo inferiore alle leghe in cui ho giocato le stagioni scorse". Sull’obbiettivo finale, Mitchell non ha paura di sbilanciarsi. "Vogliamo i playoff, pensando una partita per volta e senza assilli. Il momento più bello fin qui? Sicuramente la vittoria contro la Fortitudo: battere i primi in classifica davanti al nostro pubblico è stato emozionante".

Giovanni Poggi

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