Spal, martedì il vertice tra Curva e Comune. Gli ultras: "Preoccupa il silenzio societario"

I tifosi determinati a trovare un accordo sul marchio: "Nessuna certezza su iscrizione e programmazione. Quali obiettivi stagionali?"

Spal, martedì il vertice tra Curva e Comune. Gli ultras: "Preoccupa il silenzio societario"

Spal, martedì il vertice tra Curva e Comune. Gli ultras: "Preoccupa il silenzio societario"

Martedì prossimo alle 15 tifoseria, società biancazzurra e amministrazione comunale torneranno a parlarsi. La sede è la stessa dell’incontro effettuato tre mesi e mezzo fa, la residenza comunale. Così come l’obiettivo del gruppo Curva Ovest Ferrara, determinato a "raggiungere un accordo che possa garantire alla città di non perdere il marchio Spal in caso di eventuali fallimenti, come già avvenuto in passato". Il recente deferimento del club di via Copparo ha alimentato la preoccupazione del tifoseria, come conferma il comunicato degli ultras: "Il tema resta attuale visto che siamo di fronte a una società che a bilancio segna 13,9 milioni di euro di passivo e un indebitamento complessivo di 35 milioni di euro, e a una gestione tutt’altro che trasparente considerando che da tre anni vengono sbandierati obiettivi e programmi che non trovano nessun riscontro nella realtà – recita la nota –. È di qualche settimana fa l’ennesimo incontro informale con un tesserato Spal che ci chiedeva se fosse stato possibile un avvicinamento alla società attraverso un incontro: abbiamo lasciato una porta aperta rispondendo che di fronte a fatti concreti, a una programmazione seria, a una coerenza nella comunicazione e al rispetto per la tifoseria, si sarebbe potuto arrivare a parlarsi nuovamente. Dopo pochi giorni abbiamo appreso del ritardo dei pagamenti dei tesserati e della penalizzazione con cui partiremo nel prossimo campionato. La società non ha nulla da dire a parte lo striminzito comunicato che abbiamo letto? L’iscrizione è garantita?

Qual è il budget per il prossimo campionato o almeno si può sapere con quali obiettivi pensano di affrontarlo? Abbiamo fatto presente che quest’anno avevamo il vantaggio di avere tutto il tempo necessario per programmare, per cominciare a lavorare sul mercato prestissimo e poter andare in ritiro con una rosa in gran parte allestita. Invece non abbiamo ancora un direttore sportivo e quindi nessun programma. Dobbiamo sorbirci di nuovo la ‘tarantella’ dello scorso campionato, con l’iscrizione tenuta incerta per dispetto fino all’ultimo giorno utile e una squadra che va in ritiro con le giovanili? Dobbiamo sorbirci la solita allucinante comunicazione di presidente e dirigenti che parlano quando devono tacere e tacciono quando dovrebbero relazionare a tifoseria e città?". In vista dell’incontro di martedì prossimo, gli ultras invitano direttamente il direttore generale Di Taranto, "perché il tempo di scherzare è finito da un pezzo e pretendiamo rispetto e chiarezza. Cominciate a fare le cose da professionisti, con la cura che meritano questi colori e questa città, o mettete in vendita ‘l’azienda’, come farebbe qualunque imprenditore che si rendesse conto di non essere in grado".

Stefano Manfredini

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