Tramec Cento, c’è l’ostacolo Torino Cotti: "Qui nessuno si è rilassato"

"Probabilmente non eravamo brillantissimi per affrontare tre partite in otto giorni. Ma ora siamo tornati alla normalità"

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Dopo un calendario saturo di impegni e di sfide ravvicinate, la Tramec è tornata a riassaporare la "solita routine", con una settimana piena di allenamenti ad accompagnare la delicata trasferta di domani in programma a Torino (palla a due alle 18 al PalaRuffini). Senza troppi giri di parole, sarà una partita decisiva per il futuro dei biancorossi che, nonostante le ultime due sconfitte a Treviglio e contro Piacenza, sono ancora padroni del proprio destino. In caso di successo sui piemontesi, infatti, la Benedetto, al termine di questa fase ad orologio avrebbe il sesto posto garantito, senza nemmeno dover guardare la classifica, in caso contrario, invece, la truppa di Mecacci, nella peggiore delle ipotesi (vittorie sia per Forlì a Casale Monferrato e sia di San Severo a Piacenza), potrebbe scivolare due gradini più in basso, in ottava posizione. E proprio quest’ultima, suonerebbe come una vera beffa, visto ciò che questo gruppo è stato in grado di fare quest’anno. "Qua, nessuno si è rilassato: qua si lavora tutti i giorni a pieno regime, come da agosto a questa parte. Probabilmente, il non essere arrivati brillantissimi a questa fase di campionato, non ci ha permesso di affrontare al meglio le tre partite giocate in 8 giorni – ha dichiarato alla vigilia Andrea Cotti, assistente di coach Mecacci, mettendo le cose in chiaro e spiegando che le ultime sconfitte sono arrivate più per carenze di energia e fisicità, che per altri fattori –. Sicuramente questa settimana di ritorno alla "normalità", a livello di allenamenti, ci ha consentito di ragionare su ciò che è stato fatto fin ad ora in questa fase ad orologio. Domani sappiamo ci aspetta una partita molto tosta, contro una squadra che fa della fisicità la propria chiave di gioco. Torino può disporre di giocatori esperti e duri come De Vico, Scott e Toscano, e su elementi di talento come Davis e Alibegovic, nonché di un ottimo tiratore come Landi".

Giovanni Poggi