Tramec, senti Gasparin "E’ un momento no, ma possiamo finire sesti"

"Una brutta giornata e una brutta partita: adesso, per noi, è un periodo no". Parola di Giovanni Gasparin, uno dei pochi a salvarsi domenica nella terza gara di fase ad orologio contro l’Assigeco Piacenza, che ha inflitto il secondo ko nel giro di pochi giorni alla Tramec. Un crollo verticale, inaspettato, e scaturito secondo coach Mecacci, da una totale mancanza di attenzione ai dettagli e ad una serie di leggerezze difensive che, alla Benedetto, sono costate due punti che ormai sembravano già in tasca. "Abbiamo tenuto botta per due quarti, poi, siamo crollati. Non so se sia stato perché abbiamo subito la loro reazione o altro, sta di fatto che abbiamo perso totalmente il filo della partita. Ora bisogna resettare e ripartire dagli allenamenti: solo così possiamo uscire da un periodo che è indubbiamente complicato, come purtroppo c’era già successo in stagione regolare. Nonostante ciò, abbiamo ancora la possibilità di chiudere sesti e, domenica, sarà per noi una gara molto importante". Prova subito a voltare pagina l’esterno della Tramec, guardando con fiducia alla fine di questa fase ad orologio che, fin qui, ha regalato gioie ma anche dolori. E tra cinque giorni, al PalaRuffini contro Torino, sarà decisiva. Nonostante il ko di domenica alla Milwaukee Dinelli Arena, infatti, Cento è rimasta agganciata al sesto posto (complice la concomitante sconfitta di Forlì con Mantova), facendosi però raggiungere da San Severo (vittoriosa su Trapani): con tre squadre a 30 punti, quindi, sarà bagarre fino alla fine. Per blindare la sesta piazza, Ranuzzi e compagni dovranno vincere a Torino, oppure, in alternativa, sperare nel doppio passo falso dei romagnoli (impegnati contro Casale Monferrato) e dei pugliesi (nel match in casa dell’Assigeco Piacenza). Servirà una Tramec in grande spolvero che, sicuramente, non potrà permettersi l’errore di collezionare 19 palle perse in 40 minuti, come accaduto due giorni fa. "Sono state palle perse anche fin troppo banali: a pensarci, questo è stato molto strano, visto che a questo punto della stagione dovremmo funzionare come un orologio, invece, quando ci inceppiamo, non riusciamo a trovare più il filo del discorso. Dobbiamo comunque rimanere consci di aver fatto un buon lavoro, e questo ci deve aiutare a non abbatterci e a continuare a lavorare a testa bassa in palestra, per ritrovare fiducia il prima possibile".

Giovanni Poggi