Una sconfitta che fa male: fuori casa non accadeva dallo scorso aprile a Lecce

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Il trittico di partite in trasferta da disputare nel giro di 10 giorni non poteva iniziare in maniera peggiore per la Spal, che prima di crollare a Frosinone deteneva un ruolino di marcia esterno davvero invidiabile per una squadra che non gravita nelle primissime posizioni. La squadra di Venturato non perdeva lontano da Ferrara da sei mesi, quando lo scorso 9 aprile si arrese di misura sul campo del Lecce che poi sarebbe volato in serie A. Da quel momento, i biancazzurri hanno inanellato una striscia di sei risultati utili consecutivi fuori casa (Brescia-Spal 1-1, Benevento-Spal 1-2, Empoli-Spal 1-2, Ascoli-Spal 1-1, Bari-Spal 2-2, Como-Spal 3-3) che hanno esaltato le caratteristiche della squadra di Venturato. Peraltro, pure prima del ko al Via del Mare, la scorsa stagione i biancazzurri avevano piazzato tre risultati positivi di fila (Como-Spal 0-2, Perugia-Spal 1-1 e Alessandria-Spal 2-2).

Tutte gare ricche di gol, con la squadra di Venturato che lontano da Ferrara sfiorava una media di due reti a partita. Allo Stirpe non si è visto nulla di tutto questo, anzi non solo la Spal non ha segnato, ma non ha mai dato nemmeno l’impressione di poterlo fare. Esattamente come accaduto sette giorni prima al Mazza contro il Genoa, quando di fronte però aveva un avversario di caratura superiore. Ma torniamo alle trasferte, perché dopo quella disastrosa in Ciociaria i biancazzurri ne dovranno affrontare altre due prima di tornare a giocare davanti al proprio pubblico. Una di campionato a Cittadella – senza dubbio la più importante e carica di tensione – e una di Coppa Italia sul campo del Genoa, un impegno comunque da onorare nel migliore dei modi. Dunque, urge una reazione immediata della Spal, chiamata a battere un colpo già sabato prossimo al Tombolato contro un avversario sempre particolarmente ostico. Il Cittadella è infatti reduce da un pareggio in rimonta sul campo del Brescia che gli ha permesso di agganciare Esposito e compagni a quota nove punti in classifica, confermandosi squadra che vende sempre carissima la pelle. Tra l’altro, al Tombolato la Spal non vince da quasi sei anni, e negli ultimi due confronti diretti sul campo del Cittadella i biancazzurri hanno racimolato appena un punto senza segnare nemmeno un gol. La nuova Spal però non è in grado di muovere la classifica senza segnare almeno una rete, quindi diventa fondamentale rimettere La Mantia e Moncini nelle condizioni di fare quello per cui sono stati ingaggiati: fare gol.

Stefano Manfredini