Undici reti realizzate dai difensori. Spal, exploit che porta alla salvezza

All’appello mancano i gol di attaccanti e centrocampisti, compensati dagli inserimenti di Peda e compagni

Undici reti realizzate dai difensori. Spal, exploit che porta alla salvezza

Undici reti realizzate dai difensori. Spal, exploit che porta alla salvezza

Alla vigilia del campionato, il 4-3-3 pensato da dirigenti e staff tecnico aveva negli esterni d’attacco i giocatori in grado di fare la differenza, portando in dote assist e soprattutto gol pesanti.

Del resto, i numeri di Siligardi e Dalmonte – che nei piani estivi dovevano essere i titolari sui due lati del tridente – lasciavano davvero ben sperare: sette reti (più ulteriori quattro nelle altre competizioni ufficiali) per il primo nella cavalcata verso la serie B della Feralpi Salò e nove per il secondo tra campionato e playoff con la maglia del Vicenza.

Senza dimenticare i vari Rosafio, Orfei, Rao, e poi Edera arrivato a dar manforte ai biancazzurri nel corso della stagione. Invece gli infortuni hanno compromesso gran parte della stagione delle due ali titolari, soprattutto quella di Siligardi che anche dopo il rientro dalla frattura al perone ha faticato terribilmente a trovare continuità. Seppur a sprazzi, Dalmonte ha mostrato di essere un giocatore molto importante per la categoria, anche se resta il rimpianto di non averlo visto all’opera in una stagione normale.

Nonostante appena 21 presenze, l’ex Vicenza ha comunque firmato oltre la metà dei gol realizzati dalla batteria degli esterni (tre su cinque totali). Di Rao e Rosafio (poi ceduto a gennaio al Messina) le altre reti delle ali spalline, con vari Siligardi ed Edera ancora a secco e Orfei non pervenuto.

Mancano i gol degli esterni, ma anche quelli dei centrocampisti, a segno solo cinque volte: con due reti troviamo Maistro – schierato un po’ in tutti i ruoli della linea mediana – e Bertini, quest’ultimo autore di due gol decisivi contro Juventus Next Gen e Sestri Levante, mentre Collodel ne ha segnato uno. A bocca asciutta tutti gli altri, a partire dai titolari Carraro e Buchel passando per Contiliano e Nador.

Anche gli attaccanti hanno a lungo deluso, però per fortuna negli ultimi tempi si stanno parzialmente riscattando. Il capocannoniere spallino resta l’eterno Antenucci (cinque reti), ma tra le punte recentemente si sono sbloccati pure i nuovi acquisti Petrovic e Zilli, in gol rispettivamente tre e due volte.

Oltre a loro, vanno registrati due gol di Rabbi, mentre Sits di fatto non ha mai giocato causa infortunio.

Sul fronte realizzativo si registrano due autoreti a favore (contro Vis Pesaro e Rimini), ma soprattutto il contributo fondamentale dei difensori, che con 11 gol tallonano clamorosamente gli attaccanti nella graduatoria dei reparti più prolifici.

A tenere altissima la bandiera della retroguardia spallina sono Peda e Valentini, che hanno segnato la bellezza di tre reti ciascuno, contribuendo a portare punti e risultati.

Ma nel corso del campionato hanno messo una volta il proprio nome alla voce marcatori pure Bassoli, Fiordaliso, Ghiringhelli, Tripaldelli e Celia (ceduto a gennaio all’Ascoli). Vale la pena sottolineare soprattutto la vena realizzativa dei centrali, da Peda a Valentini, che grazie alle loro qualità sulle palle inattive hanno mascherato l’innegabile difficoltà della Spal di trovare la via del gol attraverso la manovra.

Stefano Manfredini

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