
Terzo da sinistra il farmacista Alberto Lattuneddu, padre del 18enne scomparso
Forlì, 6 dicembre 2024 – Da un dolore profondo è nato un gesto di speranza. Ieri, nel reparto di Cardiologia dell’ospedale ‘Morgagni-Pierantoni’, la famiglia Lattuneddu ha donato un ecocardiografo in memoria di Antonio, il figlio scomparso qualche anno fa a soli 18 anni per un arresto cardiaco. Alla cerimonia hanno partecipato numerosi rappresentanti del mondo sanitario e civile, tra cui Carmine Pizzi, nuovo direttore del reparto e professore dell’Università di Bologna, Giorgio Martelli, direttore del presidio ospedaliero, Marcello Galvani, presidente dell’Associazione Cardiologica Forlivese, e don Roberto Rossi, parroco di Regina Pacis.
Alberto Lattuneddu, titolare della farmacia Malpezzi, ricorda con tenerezza il figlio: “Antonio amava generosamente la vita in ogni singola sfaccettatura in modo profondo. Si dedicava, tra l’altro, in modo appassionato a fotografare paesaggi e squarci di vita unici che ora mi preme custodire, nella mente e nel cuore, per i momenti di sconforto e di solitudine dei miei giorni”. Il gesto solidale potrà mantenere vivo il ricordo del giovane forlivese scomparso e aiutare i malati: “Ringrazio l’Ausl Romagna e la Cardiologia – continua Lattuneddu – per aver dato alla nostra famiglia il modo di celebrarlo con questo ecocardiografo, che tanto bene potrà fare alla vita dei pazienti”.
Il direttore Carmine Pizzi, lieto del contributo, ha espresso un profondo ringraziamento: “Questa donazione rappresenta un gesto di straordinaria umanità, che non solo arricchirà l’attività assistenziale, ma contribuirà anche a rafforzare il nostro impegno quotidiano. Mi piace immaginare – sottolinea il primario – che l’ecocardiografo, nella sua funzione di ‘fotografare’ i cuori dei pazienti, rifletta in qualche modo la passione di Antonio”.