Minacce di morte alla ex: terzo arresto in tre mesi e braccialetto elettronico

Stalking, in manette ai domiciliari. Gli investigatori hanno trovato sul telefono della vittima messaggi con "minacce di morte espresse, reiterate e di crescente intensità"

L’uomo arrestato dalla polizia dopo reiterate violazioni del decreto di avvicinamento alla vittima

L’uomo arrestato dalla polizia dopo reiterate violazioni del decreto di avvicinamento alla vittima

Forlì, 25n aprile 2024 –  Arrestato per la terza volta in tre mesi e sempre per stalking e minacce all’ex fidanzata. Un’ossessione che ora costa all’uomo i domiciliari col braccialetto elettronico per controllare i suoi spostamenti.

Protagonista della vicenda è un uomo residente a Forlì con origini albanesi, che non s’è mai rassegnato alla fine della storia; una gelosia che ha trascinato nel terrore l’esistenza della donna, della quale l’ex fidanzato controllava – stando all’accusa mossa dalla polizia e recepita dal giudice – in "maniera totale" ogni situazione della dinamica quotidiana.

Il primo arresto è di gennaio, in ’flagranza differita’, dopo che la donna, minacciata "per l’ennesima volta di morte", ha chiesto l’intervento degli agenti, con l’attivazione del codice rosso, ossia una corsia veloce e preferenziale per le denunce riguardanti casi di violenza. Durante le indagini gli investigatori hanno trovato sul telefono della vittima messaggi con "minacce di morte espresse, reiterate e di crescente intensita". Dopo un periodo di detenzione, e in attesa del processo, l’uomo era stato scarcerato e sottoposto "al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima".

Gli inquirenti però, intuendo che l’uomo potesse non rispettare le prescrizioni, l’hanno seguito nei suoi spostamenti, raccogliendo nel frattempo le dichiarazioni della vittima che, sempre più impaurita, ha riferito di aver visto l’uomo "aggirarsi presso il suo luogo di lavoro". Qualche giorno dopo un detective libero dal servizio ha notato che lo stalker si aggirava di nuovo nei pressi del locale dove lavora la vittima: l’uomo è così stato arrestato nuovamente in flagranza. Quindi, dopo una seconda scarcerazione, l’uomo ha ripetutamente trasgredito i divieti disposti. Il giudice ha quindi disposto gli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico per monitorarne gli spostamenti.