Stalking e maltrattamenti. Dopo la nuova legge già 15 ammonimenti a partner pericolosi

Tanti i casi di intervento a livello provinciale da parte dell’Anticrimine della questura da quando a dicembre è stato approvato il ddl Roccella. In un unico caso fra questi era una donna la persecutrice.

Stalking e maltrattamenti. Dopo la nuova legge già 15 ammonimenti a partner pericolosi

Stalking e maltrattamenti. Dopo la nuova legge già 15 ammonimenti a partner pericolosi

Il copione è sempre lo stesso: non si rassegnano alla conclusione di una relazione amorosa e mettono in atto una serie di atti persecutori, di comportamenti ossessivi e molestie nei confronti dell’ex compagna (o anche compagno). Sono 15 in tutto le persone raggiunte da un ‘ammonimento’ da parte della divisione Anticrimine della questura, che ha individuato nella provincia di Forlì-Cesena 15 casi di violenza domestica e stalking dall’entrata in vigore della nuova legge il 9 dicembre.

Si tratta, in via quasi esclusiva, di uomini di tutte le classi sociali, dall’operaio al professionista, che non si rassegnano alla conclusione di una relazione sentimentale e, per cercare di recuperare un rapporto con la ex, ormai concluso da tempo, mettono in atto una serie di comportamenti che, in breve, si trasformano in veri atti persecutori, ossessivi e vessatori per la vittima, la quale spesso subisce profondi stress emotivi, stati d’ansia che la costringono a cambiare persino abitudini di vita pur di non incontrare lo stalker.

È il caso, per esempio, di un quarantenne forlivese che per lungo tempo ha molestato la ex partner e si è spinto a vessare anche due colleghi della sua vittima, recandosi più volte sul luogo di lavoro, chiedendo loro il motivo degli spostamenti della ex e accusandoli di essere complici del suo allontanamento. In un altro caso un quarantenne cesenate è arrivato persino a introdursi di notte nell’abitazione della ex per spiarla mentre lei era in compagnia del nuovo partner.

Tra le persone ammonite c’è anche una donna (l’unico caso femminile di stalker tra i 15 individuati) che si è finta operatrice di un call center pur di raggiungere e avere contatti con l’ex partner. In un altro caso, un 60enne forlivese, per non essere riconosciuto durante i suoi pedinamenti, si era fatto prestare l’auto della vicina di casa per seguire in ogni spostamento l’ex amante.

Ma tra i vari casi denunciati dalla questura non vi è solo lo stalking. Vi sono purtroppo anche casi di violenze familiari, spesso in presenza di figli minori, vittime vulnerabili che subiscono traumi psicologici spesso irreparabili. Sono i casi più difficili da intercettare per il timore o la vergogna da parte delle vittime di denunciare, perché conviventi con il maltrattante, o perché dipendenti economicamente o soggiogate psicologicamente. E’ il caso di un cittadino rumeno, trentenne, alcolista, che, per futili motivi, ha usato violenza nei confronti della compagna in stato di gravidanza, e alla presenza di una figlia minorenne. La donna, per paura di un’escalation di violenza, è fuggita rifugiandosi a casa dei vicini, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Per porre fine poi alla furia di un 50enne che maltrattava la moglie, il tribunale di Bologna ha accolto la misura della sorveglianza speciale proposta dal questore. L’uomo, già condannato per maltrattamenti in famiglia in passato, è stato sottoposto al divieto di soggiorno nella località in cui è residente la moglie oltre al divieto di uscire di casa tra le 20 e le 7 del mattino.