
Walter Turci, il falegname e creatore di giochi, noto come Nonno Banter (Salieri)
"Il topolino ha scalato la montagna", ride Nonno Banter. Questo è il nome d’arte del falegname meldolese Walter Turci, grande costruttore di giochi realizzati utilizzando gli scarti del legno provenienti dal suo laboratorio: flipper, tombola, memory e paroliere, ma anche dama e – perché no – anche alcuni inventati, usciti dall’estro genialoide di chi tratta il divertimento come la cosa più seria di tutti. Il topolino in questione, naturalmente, è Nonno Banter stesso e la montagna è il Vaticano. Il suo sogno – Walter l’aveva confessato al Carlino poco più di un anno fa, dopo aver aperto la sede della sua associazione a Meldola – era, infatti, quello di portare i suoi giochi al Giubileo e ora il desiderio, come nelle favole più belle, è stato esaudito.
"Il nostro parroco, don Enrico Casadio, si è speso per inviare la domanda per conto della mia associazione – racconta Nonno Banter –, ma quando è arrivata la risposta dal Vaticano io non ci potevo credere: ormai non ci pensavo nemmeno più e la sorpresa è stata enorme". La partenza è molto vicina, infatti i giocattoli di Nonno Banter sono richiesti per il 30 e 31 maggio, in concomitanza con il ‘Giubileo delle famiglie’. "Sarò in Piazza del Popolo – racconta –. Siccome sono attese oltre 60mila famiglie sicuramente la gente sarà tantissima, perciò dovrò portare con me molti giochi: vedremo quanti riusciremo a caricare il furgone". Nonno Banter, del resto, di giochi ne ha oltre 100, tutti realizzati a mano, anche grazie all’impegno di tanti volontari che, con piacere, regalano il loro tempo a una missione importantissima: fare divertire quanta più gente possibile, in ogni contesto possibile.
Anche per questo Walter è sempre pronto a salire a bordo del suo mezzo e viaggiare per tutta la regione e non solo per portare le sue creazioni in giro, alle manifestazioni più disparate: "Tant’è che il 31 non potrò stare a Roma fino a troppo tardi, perché il giorno dopo ho già un altro impegno nel Veneto e non posso mancare". La trepidazione per l’evento imminente è tanta, difficile da descrivere: "Sono più che contento. Emozionatissimo, anche se devo ammettere che per me ogni piazza è una bella piazza: in qualunque evento mi trovi c’è qualcosa di bello ed entusiasmante. A volte mi chiedo anche se merito tutta questa fortuna: spero di sì. Per me il piacere più grande resta quello di vedere bambini e persone di ogni età avvicinarsi e cominciare a giocare, dimenticando per un po’ tutti i problemi".
Sofia Nardi