Tour de France, in Appennino si accelera sui lavori: le strade si rifanno il look

Operai in azione per sistemare l’asfalto nell’alta valle del Rabbi. Ursula Valmori, sindaca di Premilcuore: "Evento importante che promuoverà il nostro territorio"

Forlì, 25 marzo 2024 – A poco meno di 100 giorni dall’arrivo in Romagna del Tour de France, la vallata forlivese del Rabbi si rifà il look per accogliere il 29 giugno la prima tappa Firenze-Rimini dell’avvenimento sportivo più seguito al mondo, secondo solo alle Olimpiadi e ai Mondiali di Calcio. Venerdì scorso la ditta Romagnola Strade di Bertinoro ha completato il primo tratto di nuova asfaltatura sulla Sp3 del Rabbi dai confini con la Toscana, sul ponte degli Amedani (una manciata di km a valle del passo dei Tre Faggi), fino all’incrocio con la strada comunale per Fiumicello. Valerio Boscherini, cantoniere provinciale al lavoro in appoggio e al servizio degli operai della ditta asfaltatrice, osserva: "Stiamo asfaltando di nuovo la quasi totalità della strada, tranne qualche piccolo tratto dove il fondo è ancora buono".

Striscioni di ’benvenuto’ a Premilcuore
Striscioni di ’benvenuto’ a Premilcuore

Commenta la sindaca di Premilcuore, Ursula Valmori: "Sono molto contenta che siano partiti questi lavori da parte della Provincia, lungo la parte alta della Sp3, perché ce n’era veramente bisogno. E’ molto importante accogliere bene i corridori del Tour, perché l’evento promuoverà tutto il nostro territorio". Le fa eco anche il presidente della Pro loco, Adamo Biondi, che fa parte del Comitato romagnolo per l’accoglienza: "A proposito di pubblicità al Tour de France noi abbiamo già esposto striscioni di Benvenuto, con grandi immagini di Marco Pantani in maglia gialla, nei luoghi più caratteristici del paese, lungo la strada provinciale di fondovalle dove transiteranno i campioni della bicicletta". Anche gli automobilisti e i ciclisti che transitano in questi giorni per la strada del Tour elogiano il nuovo asfalto e i primi segnali di Benvenuto, come fa il ciclista Antonio Romagnoli, che lavora in un albergo di Cervia, in una pausa mentre arranca in bici verso il passo dei Tre Faggi: "Vengo spesso da queste parti, da solo o con amici, magari lasciando l’auto in paese e poi pedalando verso i passi dei Tre Faggi o della Campigna. Quassù si sta bene". Romagnoli fa anche notare che dopo l’alluvione la SS67 della valle del Montone è meno frequentata specialmente dai ciclisti, perché "ci sono troppi semafori per lavori in corso sulle frane". Alcuni abitanti lungo la strada, fra il paese e la frazione di Fiumicello, osservano: "Ci voleva il Tour de France per sistemare la strada, col fondo malmesso e pieno di buche da anni". Rispondono però altri da una casa vicina: "In questo caso ci è venuto incontro lo sport, che dobbiamo ringraziare".