Parigi ripropone la mostra forlivese di Wildt

Fino al 13 luglio al museo dell'Orangerie

Una delle opere di Wildt in mostra ai musei dell'Orangerie di Parigi

Una delle opere di Wildt in mostra ai musei dell'Orangerie di Parigi

Forlì, 21 aprile 2015 – Parigi, la ville lumière, ammira i gioielli dell’arte dei Musei civici forlivesi e le grandi esposizioni allestite al San Domenico. Tanto da organizzare una mostra che ripercorre, per tanta parte, quella ospitata proprio al San Domenico nel 2012, dal titolo ‘Wildt – L’anima e le forme da Michelangelo a Klimt’.

L’evento espositivo parigino ‘Adolfo Wildt (1868-1931), le dernier symboliste’, coordinato da Beatrice Avanzi e Ophélie Ferlier del museo d’Orsay, con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e la nostra città, è visitabile fino al 13 luglio al museo nazionale dell’Orangerie.

Si tratta, come scrivono le curatrici, della “prima retrospettiva dedicata a Wildt in Francia” che “propone una scoperta inedita dell’universo eccentrico e affascinante di questo scultore italiano” ripercorrendo “in una logica cronologica la carriera atipica dell’artista. Si affrontano così, nella maniera più esaustiva possibile, le varie sfaccettature della sua arte, attraverso sessanta sculture, schizzi e medaglie, 19 disegni, ma anche vecchie fotografie di opere scomparse o inamovibili”.

Tra i gioielli in mostra spiccano sei sculture, esposte in modo permanente a palazzo Romagnoli. Dall’Italia, e in particolare da Venezia, arrivano anche undici sculture tra cui diversi gessi provenienti dall’atelier di Wildt.