Brirò chiude dopo 34 anni. “Qui tanti studenti. E perfino esami”

Corso della Repubblica, un altro addio: messaggi di saluto dagli ex universitari perfino dall’estero

Brirò chiude dopo 34 anni

Brirò chiude dopo 34 anni

Forlì, 28 gennaio 2024 – È stato il punto di riferimento per intere generazioni di studenti che sceglievano i tavoli di Brirò, il locale di corso della Repubblica, per un piatto dei suoi celebri strozzapreti pasticciati, per una colazione prima di un esame o per un trancio di pizza al termine delle lezioni.

La sua chiusura per molti segna la fine di un’epoca e ha strappato più di una lacrima anche al titolare Mauro Fabbri, che aprì il locale insieme alla moglie Morena Erani ben 34 anni fa: "Era il febbraio del 1989 – ricorda –. L’anno dopo, nel 1990, aprì la sede di Interpreti e traduttori; possiamo dire che siamo nati insieme. Tutti gli studenti di quella facoltà sono passati da noi e diventavano un po’ parte della famiglia, al punto che quando si laureavano un po’ ci dispiaceva, al pensiero che non ci saremmo visti più. Quei volti, poi, venivano rimpiazzati da altri e altri ancora e poi prima o poi tutti tornavano tutti a salutarci e a mangiare ancora una volta qualche nostro piatto".

Tra gli inconfondibili tavolini tondi di Brirò hanno preso vita momenti indimenticabili: "Abbiamo stretto rapporti bellissimi con tanti giovani, ai quali abbiamo dato affetto sincero ricevendone in cambio altrettanto".

Quasi tutti i ricordi riguardano il mondo universitario: "C’erano alcuni professori – sorride Mauro – che addirittura organizzavano nel nostro locale i loro esami quando si protraevano dopo l’orario di chiusura della facoltà, alle 19". Quando Mauro ha pubblicato su Facebook l’annuncio della chiusura – firmando non solo con il suo nome, ma anche con quello della moglie Morena, di Aurora, di Sabrina e Betta addette al bar e della chef Lola – sono subito arrivate decine di commenti: "Erano da parte dei nostri clienti – racconta –, ma non solo quelli di oggi, infatti ci hanno scritto tanti dei ragazzi che erano abituati a venire da noi ai tempi degli studi e che ora si trovano da ogni parte del mondo: in America, in Germania, in Spagna, in Brasile… Tutti hanno avuto un pensiero per noi, ci hanno fatto gli auguri e hanno speso qualche parola per ricordare i momenti passati insieme".

Accanto a Brirò, un passaggio pedonale consente un collegamento rapido con via Porta Cotogni: anche con l’apertura del Campus, dunque, il bar è rimasto un punto di riferimento per gli universitari.

La scelta di abbassare definitivamente la saracinesca non è stata presa alla leggera: "Ci abbiamo pensato a lungo, ma ormai gli anni sono quelli che sono, è arrivato qualche acciacco e la decisione è venuta da sé. Quando abbiamo messo in vendita l’attività, però, abbiamo subito capito che non sarebbe stato facile: qualcuno si proponeva, ma poi scoraggiava l’idea di impegnarsi con un locale che fa da bar, ristorante e pizzeria, senza contare che in centro gli affitti sono troppo alti e non sono in molti a sentirsela, preferendo allontanarsi dal cuore della città".

Quella di Brirò rischiava, così, di sommarsi a una delle numerose vetrine sfitte di corso della Repubblica alle quali, nelle ultime settimane, se ne stanno aggiungendo molte altre, nonostante siano in pieno svolgimento i lavori di riqualificazione che stanno interessando la strada in vista di un auspicato rilancio: hanno, di fatto, già annunciato la chiusura la rivendita di palloncini ‘Balloon Express’, ‘99 mania’ che si trasferirà in viale Risorgimento e il negozio di abbigliamento ‘Glitter’ che si sposterà in periferia.

In realtà, nel caso di Brirò, alla fine il passaggio di testimone si è concretizzato. "Sono un gruppo di ragazzi cinesi che sembrano in gamba e volonterosi – spiega Mauro –. Apriranno il mese prossimo con una proposta molto diversa dalla nostra". Niente più strozzapreti: il nuovo piatto forte sarà il ramen.