Telefoni, la svolta di Tim: "Bollette agli alluvionati? Un errore, le cancelliamo"

Da oltre 10 mesi Durazzanino, Malmissole e Poggio sono senza rete. L’azienda risponde dopo le proteste: "Rimborsiamo chi ha già pagato"

L'alluvione. Durazzanino e dintorni, Tim ammette l’errore: "Rimborseremo chi ha già pagato". Difficoltà per il futuro

L'alluvione. Durazzanino e dintorni, Tim ammette l’errore: "Rimborseremo chi ha già pagato". Difficoltà per il futuro

Forlì, 31 marzo 2024 – La centrale Tim di Borgo Sisa, finita sott’acqua durante l’alluvione, non funziona ormai da quasi un anno e gli abitanti dei quartieri di Durazzanino, Malmissole e Poggio da allora non dispongono più di linea telefonica fissa, né di collegamento internet.

Una cosa, però, è continuata ad arrivare puntuale: le bollette e il sollecito di pagamento per chi non ha pagato. A dar conto dell’accaduto sono stati i responsabili del quartiere numero 4 che hanno portato l’attenzione sul problema i primi di marzo (giovedì 4 aprile è convocata un’assemblea di Federconsumatori in via Pelacano).

Ora, a poco meno di un mese di distanza, finalmente è arrivata una risposta da parte di Tim: "Confermiamo di aver predisposto, non appena accertata la gravità dei danni conseguenti agli eventi di maggio 2023, il blocco della fatturazione per i clienti della centrale distrutta dall’alluvione e attualmente privi del servizio telefonico".

Le fatture, secondo il colosso della telefonia, sono state inviate "per errore", un "problema tecnico" che, assicurano, "è stato tempestivamente superato" (anche se in realtà il problema va avanti da quasi un anno): ora le richieste di pagamento "sono state annullate. E, qualora fossero state già saldate, saranno rimborsate". Fino alla protesta pubblica, a nulla erano servite le telefonate dei singoli utenti alluvionati: lo stesso call center Tim, secondo le testimonianze dei residenti, indicava la necessità di pagare.

Per quanto riguarda la riattivazione delle utenze che fanno riferimento alla centrale di Borgo Sisa, invece Tim ribadisce che "tale infrastruttura, insieme ad altre della regione, presenta gravi danni e non è completamente ripristinabile per fornire i servizi tradizionali (ossia, fonia Rtg e connessione Adsl)". Dunque? "Eccezionalmente stiamo mettendo in atto soluzioni tecniche alternative che consentano, in prospettiva, di ripristinare i servizi attivi prima dell’evento che ha colpito il territorio della Romagna". Inoltre, dall’estate 2023 è disponibile in zona la tecnologia Fwa (Fixed Wireless access), un sistema misto tra rete fissa e connessione wireless che porta la banda larga tramite frequenze radio. Tim segnala – così si conclude la nota – "di essere costantemente in contatto con il Comune".

Per gli abitanti della zona, però, restano timori: "Tim ha chiamato diversi utenti e sappiamo che si è rapportata anche con l’assessore Petetta – racconta Claudia Rengucci, responsabile del quartiere –. Ma sono stati davvero contattati tutti gli utenti? Coloro che non hanno fornito un numero di cellulare alternativo a quello fisso forse non sono stati chiamati. Inoltre nell’sms che ho ricevuto io da parte di Tim si chiedeva di accedere a un sito internet per avere maggiori informazioni: quanti anziani avranno effettivamente cliccato? Chiediamo di fare riferimento a noi del quartiere". Dubbi anche per quanto riguarda le soluzioni di emergenza: "Il sistema Fwa non riesce a raggiungere tutti. Vorremo avere delle risposte più chiare e maggiori garanzie".