Forlì, Gaiola chiede scusa ai tifosi: "Ma non abbiamo staccato la spina"

Il capitano: "Non sono d’accordo con mister Antonioli: noi valiamo il vertice. Giusta però la sua rabbia"

Forlì, Gaiola chiede scusa ai tifosi: "Ma non abbiamo staccato la spina"

Forlì, Gaiola chiede scusa ai tifosi: "Ma non abbiamo staccato la spina"

Tre indizi fanno una prova, sosteneva la regina del giallo Agatha Christie. Ebbene, traslando il concetto al calcio, il Forlì ha dato tre volte l’indizio di essere in crisi, subendo 10 gol in tre partite. La prova inconfutabile è diventato il derby perso (3-0) al ‘Benelli’ contro il Ravenna.

Riccardo Gaiola, capitano del Forlì: il Ravenna è superiore o il Forlì è stato troppo brutto per essere vero?

"Nonostante il punteggio potrebbe indurre a pensarla diversamente, non credo che il Ravenna sia più forte di noi. Purtroppo abbiamo pagato caro gli errori commessi".

Appunto. Gli errori sotto porta e in difesa sono figli della mancanza di concentrazione, lucidità o motivazioni?

"Escludo la mancanza di motivazioni, piuttosto si tratta di errori dipesi da disattenzione e poca freddezza nelle fasi topiche della partita".

Cosa vi ha detto Antonioli, piuttosto adirato, al termine della gara?

"Il mister era giustamente arrabbiato con noi perché dopo tre batoste con 10 gol al passivo occorre che ognuno si assuma le proprie responsabilità per cambiare rotta".

Sentite il dovere di chiedere scusa ai tifosi che vi hanno seguito a Ravenna?

"Sì, mi faccio interprete del sentimento della squadra e porgo loro le scuse. Posso assicurare, però, che noi entriamo in campo per dare sempre tutto. E diamo tutto. Non c’è alcun calo motivazionale, perché vogliamo chiudere bene la stagione".

La terza, rovinosa, sconfitta consecutiva ha scalfìto l’unità del gruppo?

"No, anzi stiamo interrogandoci per capire dove sbagliamo e cercare di porre rimedio agli errori. Siamo consapevoli che il momento è delicato ma dobbiamo archiviare il derby, anche se fa male, e ripartire per preparare al meglio la prossima partita".

Mister Antonioli, a caldo, ha dichiarato che "la squadra non è mentalmente attrezzata per reggere un campionato di alto livello". Che ne pensa?

"Non sono d’accordo. Certo, viviamo un momento di difficoltà dal quale dobbiamo tirarci fuori assolutamente, però resto convinto che siamo in grado di competere per il vertice, sebbene ora i primi due posti siano lontani".

Esclude quindi che, sfumato il bersaglio grosso, la squadra abbia staccato la spina.

"Nella maniera più assoluta. C’è un obiettivo da raggiungere, i playoff, e vogliamo centrarlo".

Un anno fa restare fuori dalle prime cinque in extremis fu vissuto come un fallimento.

"Per il campionato che abbiamo fatto fino a tre partite fa, sì, sarebbe un fallimento. Ma garantisco che faremo di tutto per accedere ai playoff, perché sono alla nostra portata".

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