Il commento. Società e coach: un grande segnale in campo e fuori

Il coach Antimo Martino confermato da Forlì dopo successi e titoli, dimostrando di essere uno dei migliori. Il rinnovo dà stabilità e ambizioni alla squadra.

La conferma di coach Antimo Martino vale l’annuncio di un top player: due annate sopra l’80% di vittorie, due primi posti, la Coppa Italia. A questo livello, è probabilmente l’allenatore più bravo di tutti: anno scorso Forlì è stata una sorpresa assoluta, mentre stavolta si è confermato. Magari con una squadra sulla carta più forte, ma non certo quella favorita che tutti pronosticavano a inizio stagione.

Lo si dica chiaramente: non era affatto scontato che Martino rimanesse. Se anche non avesse chiamato la A, potevano bussare le tante ‘big’ di categoria che rosicano vedendo Forlì lassù al posto loro. Il coach ha aiutato la società ad alzare l’asticella; e questa ha finito per convincerlo. Oggi nessuno si nasconde più: sono i risultati che danno alla società la forza e l’autorevolezza di provare a progettare una categoria superiore che sarebbe certamente molto impegnativa (con una speranza: le neopromosse 2023, Pistoia e Cremona, stanno facendo molto bene). L’acquisto di Daniele Magro – ex Nazionale, uno che aveva vinto l’A2 dodici mesi fa – è stato probabilmente un segnale che il coach aspettava. A questo punto è tutta Forlì – società e Martino insieme – che ne dà un altro: il rinnovo toglie umanissime distrazioni e tensioni nel momento clou. E rassicura che, se anche andasse male sul campo, i biancorossi saranno ancora da corsa. È un messaggio che dà forza a tutti, in campo, fuori e perfino sugli spalti.

Marco Bilancioni

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