Consiglio comunale Imola 2020, le donne fanno tredici

Aula a maggioranza rosa. La più votata è la Spadoni (Pd), che ‘chiama’ tutte le colleghe: "Ci sono fronti sui quali combattere insieme"

L'aula del Consiglio comunale di Imola (foto d'archivio Isolapress)

L'aula del Consiglio comunale di Imola (foto d'archivio Isolapress)

Imola (Bologna), 25 settembre 2020 - Sarà un Consiglio comunale al femminile quello si insedierà nei prossimi giorni. Al netto delle inevitabili ‘promozioni’ tra i banchi della Giunta di qualcuna delle neo-elette, o di eventuali rinunce al seggio, al momento nell’Aula di piazza Matteotti le donne sono in leggera prevalenza numerica: 13 su 24. Decisivo in tal senso l’apporto della lista del Pd, con ben 8 signore premiate dalle urne (a fronte di soli 4 uomini): Francesca Degli Esposti, Lisa Laffi, Sonia Manaresi, Bruna Gualandi, Cecilia Ricci, Chiara Sorbello, Daniela Spadoni e Maria Lorena Trotta. Ma nella coalizione di centrosinistra c’è anche Elisa Spada (Imola Coraggiosa). E dunque all’interno della maggioranza consiliare, che conta 15 componenti, la situazione è al momento di 9 a 6.

Si tinge di rosa anche l’opposizione. In questo caso, a fronte di 9 eletti, le donne sono 4. Serena Bugani e Rebecca Chiarini (Lega), Maria Teresa Merli (Fratelli d’Italia) e la civica Carmen Cappello. La più votata è la Dem Spadoni (534 preferenze), che tornerà in Consiglio comunale dopo un mandato in maggioranza (2013-18) e un altro, interrotto anzitempo, all’opposizione.

"Sono molto contenta e devo dire anche un po’ preoccupata – commenta la diretta interessata –, perché quella di rappresentare gli elettori è una responsabilità importante. Mi fa piacere che questa volta in Consiglio comunale entrino tante donne e ringrazio la segretaria del Pd, Francesca Marchetti, per averne candidate numerose nella nostra lista. Noi che solitamente dobbiamo fare più fatica degli uomini per guadagnarci le cose, abbiamo l’occasione di portare in Aula quelle qualità di cui c’è bisogno: riflessività, capacità organizzativa e gentilezza".

Secondo la Spadoni, non è un caso che tante donne siano state elette proprio in questo periodo. "Abbiamo pagato più di tutte il peso della pandemia, sia dal punto di vista lavorativo che familiare", osserva la neo-eletta consigliera comunale. E alle sue future colleghe, di maggioranza ma soprattutto di opposizione, lancia una proposta: "Ci sono fronti sui quali dobbiamo combattere insieme. Penso a quello della violenza domestica, sul quale dobbiamo fare rete anche con i consiglieri uomini". Inevitabile, infine, chiedere alla Spadoni se – in virtù delle tante preferenze raccolte e dell’esperienza maturata in Consiglio comunale – si aspetti una telefonata dal sindaco Marco Panieri per un posto in Giunta: "Se vorrà chiamarmi, risponderò. Ma non ho pretese".