Le prove di Max Verstappen a Imola fanno multare l'autodromo

Il campione del mondo in pista per alcune riprese di natura commerciale con la monoposto di Vettel I fonometri registrano lo sforamento ai limiti delle emissioni acustiche : arriva la sanzione del Comune

Imola, 19 gennaio 2023 - La Red Bull portata in pista da Max Verstappen ha fatto troppo rumore. Così l’Autodromo di Imola, che ha ospitato l’esibizione in solitaria del due volte campione del mondo di Formula 1, sarà multato. E sarà lo stesso Comune romagnolo, proprietario del mitico impianto intitolato a Enzo e Dino Ferrari tornato nel 2020 all’interno del Circus iridato, a farlo. Sanzionando, in pratica, se stesso.

Max Verstappen e la vettura portata in pista a ottobre
Max Verstappen e la vettura portata in pista a ottobre

Fa strabuzzare gli occhi il paradosso che vive in questi giorni una delle città simbolo della Terra dei motori. E richiede un lungo respiro prima di essere sviscerato. Esterno giorno: 12 ottobre 2022. Verstappen, che pochi giorni prima in Giappone si è confermato numero uno al mondo nella categoria automobilistica regina, atterra ai margini della pista di Imola con il suo elicottero. Il programma della giornata, stilato da settimane, è semplice. Non ci sono gare da vincere (a quello Max ha già pensato nel Gran premio di aprile), pneumatici da testare o tempi da cronometrare. Bisogna solo girare alcune riprese video di natura commerciale. Al contrario di quanto stabilito con i vertici di Formula Imola, la società al 100% pubblica di gestione dell’Autodromo che a ogni inizio di stagione stila un calendario delle giornate più o meno rumorose in modo da sfruttare al meglio le deroghe a sua disposizione, la Red Bull fa però scendere in pista il campione olandese al volante di una RB09.

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Non si tratta della monoposto attuale, bensì di quella con la quale il suo predecessore Sebastian Vettel vinse il titolo iridato nel 2013, ricolorata per l’occasione con la livrea dell’anno scorso. Una vettura che, considerando l’evoluzione dei motori degli ultimi anni, è piuttosto rumorosa per gli standard attuali. E soprattutto per una giornata non in deroga, come quella che era prevista in origine. Il risultato? I fonometri dell’Autodromo di Imola, circuito cittadino da tempo soggetto a una rigorosa normativa sul rumore che costringe il gestore dell’impianto a camminare sul filo del rasoio per evitare le proteste dei residenti, sballano. E nonostante si trovino al cospetto dell’uomo più veloce del mondo su quattro ruote, le centraline di Arpae registrano inflessibili lo sforamento ai limiti di emissioni acustiche consentite.  

“Non è stata colpa nostra, si sono presentati a sorpresa con un motore aspirato – aveva ammesso il presidente di Formula Imola, Gian Carlo Minardi, nel corso della sua intervista di fine anno con il Carlino –. Avremmo dovuto cacciarli, ma sarebbe stato un problema". Immaginarsi la scena: il numero uno dell’Autodromo, decano di quel Circus nel quale gode di grande stima, che allarga le braccia. E rinunciando a un incasso certo per la sua società, caccia dal tempio (dei motori) scuderia e pilota più forti del mondo. Meglio dunque fare buon viso a cattivo gioco, pagando una multa da 500 euro (a tanto ammonterà il verbale che sarà recapitato dalla polizia locale di Imola sulla base delle indicazioni stilate in questi giorni da Arpae) che però è di fatto a carico delle casse pubbliche. Verstappen però può consolarsi: la scorsa estate, sono bastate le cicale per mandare in tilt i fonometri dell’Autodromo. Almeno in quel caso, però, non vennero staccate contravvenzioni.