Ex fidanzati violenti: 22enne arrestato e 26enne allontanato

Imola, perseguitavano da tempo le ragazze con una serie di molestie come pedinamenti ossessivi e minacce via social

Una manifestazione contro la violenza sulle donne

Una manifestazione contro la violenza sulle donne

Imola, 3 gennaio 2024 - Altri provvedimenti contro ex fidanzati violenti a Imola. Li ha eseguiti la polizia a seguito di due distinte vicende di molestie e maltrattamenti e in entrambe i casi gli uomini colpiti sono giovanissimi: 22 e 26 anni. Il primo è stato arrestato, al secondo è stato notificato un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex compagna.

Il 22enne arrestato in flagranza

Il giovane è stato arrestato il 30 dicembre, in flagranza di reato. Il giorno precedente - spiega la polizia - la ex lo aveva denunciato perché, nonostante un ammonimento, a luglio, da parte del Questore, continuava a mandarle messaggi intimidatori su varie piattaforme social, minacciando anche di pubblicare materiale fotografico in suo possesso risalente al periodo in cui stavano insieme. Inoltre pretendeva che la ragazza gli inviasse la propria posizione in tempo reale. Ricevuta la segnalazione, gli agenti sono andati a casa del 22enne e gli hanno sequestrato due telefoni cellulari, di cui uno trovato nascosto in un armadio. Il giovane arrestato, oltre all'ammonimento, aveva già precedenti di polizia per violenza privata e furto aggravato.

Distanza di 500 metri dalla vittima per il 26enne

L'altro provvedimento riguarda un 26enne italiano, destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall'ex compagna, con l'obbligo di mantenere una distanza di 500 metri. La ragazza aveva lamentato diversi episodi che l'avevano costretta a cambiare le proprie abitudini. I primi episodi di violenza risalgono al 2021, quando il 26enne si era presentato sul luogo di lavoro dell'allora fidanzata e aveva aggredito un collega, accusandolo di avere una relazione con la ragazza. In seguito se l'era presa per lo stesso motivo con un medico al quale la donna si era rivolta in seguito a un incidente stradale. Terminata la relazione, il giovane ha continuato a mettere in atto quelle che gli investigatori definiscono 'vere e proprie condotte persecutorie, con pedinamenti e ossessivi tentativi di contatto’, che hanno portato l'autorità giudiziaria a emettere il provvedimento.