Imola, Centrodestra all’attacco. "Meno soldi alla Giunta e ai consiglieri comunali"

"Taglio del 10 per cento a compensi e gettoni"

Daniele Marchetti, Giuseppe Palazzolo e Simone Carapia

Daniele Marchetti, Giuseppe Palazzolo e Simone Carapia

Imola, 23 settembre 2018 - Tagliare del 10% i compensi della Giunta (sindaca compresa) e i gettoni di presenza destinati ai consiglieri comunali, ottenendo in questo modo un risparmio di circa 32mila euro l’anno da destinare a un fondo per il sociale. E soprattutto portando a compimento un’istanza lanciata già durante lo scorso mandato dal M5s, allora in minoranza. E’ la mossa attraverso la quale il centrodestra, all’opposizione assieme al Pd, conta di ‘stanare’ la maggioranza pentastellata lungo la strada della riduzione dei costi della politica locale.

«Vogliamo riprendere quello che loro proponevano nel 2015, quando chiedevano all’Aula di dare un messaggio – spiega l’ex candidato sindaco del centrodestra, Giuseppe Palazzolo (Patto per Imola), primo firmatario della mozione sostenuta anche dai colleghi della Lega, Simone Carapia e Daniele Marchetti –. E’ importante, in questa fase di difficoltà per tanti cittadini, dare un segnale. Poi, tra 5 anni, basterà una semplice delibera per confermare il provvedimento o tornare indietro. Ma è ora che la politica dia un messaggio e dica: stiamo risparmiando».

Nel dettaglio, si parla di circa 4.600 euro in meno sull’indennità annua lorda della sindaca, di 3.500 euro su quella del suo vice e di 2.800 euro per assessori e presidente del Consiglio comunale, per un totale di oltre 27mila euro complessivi. Dalla sforbiciata ai guadagni dei consiglieri comunali, che percepiscono gettoni da 33,51 euro lordi a seduta (commissioni comprese), secondo i calcoli del centrodestra si ricaverebbero altri 5mila euro e rotti.

«Ci sono amministratori che, con il loro ingresso in Giunta, vedranno le loro dichiarazioni dei redditi crescere di alcune decine di migliaia di euro l’anno – ricorda Palazzolo –. Insomma, stanno guadagnando molto più di prima. Ecco perché crediamo sia importante chiedere un piccolo sacrificio a chi ha visto la propria vita cambiare in termini retributivi. E anzi, se la mozione dovesse passare, il sindaco potrebbe trasferire automaticamente il messaggio anche alle società controllate».

Come detto, appoggia la proposta anche Carapia. «Questa mozione servirà per capire se negli anni scorsi i grillini facevano demagogia oppure no – avverte il capogruppo della Lega –. Sarebbe un segnale concreto dato alla città. Un gesto di vero cambiamento».

La vede così anche l’altro consigliere comunale del Carroccio, Marchetti. «Credo che atti come questi – osserva l’esponente di opposizione – facciano emergere una situazione: e cioè che le forze politiche come la nostra fanno proposte ben chiare, mentre dall’altra parte c’è solo disorientamento. Anche altri documenti che abbiamo presentato in Consiglio, come quelli su sanità e Circondario, danno un indirizzo a chi amministra la città».

Detta in termini ancora più netti, «stiamo dando la linea a una maggioranza persa – affonda Marchetti –. Chi ha votato la sindaca Sangiorgi si aspetta dei segnali chiari, non dei ‘vedremo’».