Andrea Costa. Soffre, ma vince: salvezza raggiunta

L'Andrea Costa di Imola batte Taranto con fatica ma conquista la salvezza matematica, festeggiando con i tifosi. Errori difensivi e break caratterizzano la partita, ma alla fine prevalgono i biancorossi.

Soffre, ma vince: salvezza raggiunta

Soffre, ma vince: salvezza raggiunta

ANDREA COSTA

105

TARANTO

100

ANDREA COSTA IMOLA: Drocker 14, Sorrentino, Aukstikalnis 23, Ranuzzi 17, Corcelli 13, Marangoni 12, Bresolin 4, Martini 9, Ronchini, Crespi 13. All. Di Paolantonio.

Taranto: Minelli ne, Gigante, Montanaro 5, Pichierri ne, Conte 23, Chiapparini 26, Ragagnini 20, Reggiani 12, Kovachev 12, Ambrosin 2. All. Cottignoli.

Arbitri: Giustarini e Guercio.

Note: parziali 29-17; 55-47; 79-68. Tiri da due: 22/35; 17/33. Tiri da tre: 12/26; 16/34. Tiri liberi: 25/31; 18/27. Rimbalzi: 40-27.

L’Andrea Costa suda più delle proverbiali sette camicie per superare Taranto, ma alla fine porta a casa i due punti che valgono la matematica salvezza, festeggiata assieme ai 300 tifosi biancorossi al palasport di Santarcangelo.

Mai doma Taranto ma anche diversi errori difensivi di troppo dell’Andrea Costa che tra break e contro break la risolve solo verso la fine. Errori e forzature segnano l’avvio con il 7-5 al 5’. Gli ospiti forzano contro la zona imolese e davanti Aukstikalnis e Drocker armano il braccio per il primo allungo biancorosso sul 19-7.

Taranto reagisce di orgoglio, ma il lituano (14 punti nel primo quarto) la respinge a suon di triple.

Marangoni è il faro del quintetto di secondo linee in avvio di secondo quarto (41-28 al 13’), ma Taranto non molla e Ragagnin la riporta a contatto (41-38) contro la precaria difesa di Imola.

Imola esce meglio dopo la pausa e pur con tanti falli sul groppone (Sorrentino sale a quattro) la mira ritrovata di Aukstikalnis propizia l’ennesimo allungo biancorosso sul 71-55 al 27’, anche se Taranto non molla mai.

L’indiavolato Ragagnin e Conte colpiscono ogni errore dei biancorossi che perdono Marangoni per falli e cincischiano in attacco, fino all’86-83 al 34’ che porta Di Paolantonio al time-out. Taranto paga l’intensità con le uscite per falli di Kovachev e Ambrosin e Imola rifiata ma al 37’ la gara è ancora aperta sul 92-88.

I siluri di Ranuzzi e Corcelli valgono il 98-88 al 38’ che ancora non scrive la parola fine per la tenacia di Taranto e le lacune imolesi, però alla sirena scoppia la festa.

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