Nuoto, campionati italiani: a Riccione per l’Imolanuoto sono arrivate soddisfazioni e medaglie, amaro in bocca in vista di Parigi. Poggio d’oro, ma sfuma il pass olimpico. Carraro e Bianchi d’argento

Imolanuoto brilla ai campionati italiani di Riccione con vittorie e medaglie, ma l'amarezza per l'assenza dei pass olimpici per Parigi 2024 si fa sentire. Federico Poggio e Lisa Angiolini tra i protagonisti.

Poggio d’oro, ma sfuma il pass olimpico. Carraro e Bianchi d’argento

Poggio d’oro, ma sfuma il pass olimpico. Carraro e Bianchi d’argento

I tanto attesi pass olimpici per Parigi 2024 ancora non sono arrivati, ma i successi e le medaglie comunque non mancano in casa Imolanuoto dopo le prime due giornate di gare ai campionati italiani di Riccione.

Titolo italiano nei 100 rana per Federico Poggio che chiude davanti a tutti in finale con il tempo di 59’’46 e sul podio c’è anche Simone Cerasuolo, terzo in 59’’80.

Prevale però un senso di amarezza all’interno della squadra. "Chiudere per i Giochi ora sarebbe stato più semplice, adesso vedremo al Sette Colli" ha detto Poggio.

"Pensavo di fare meno, ora vedremo se ci sarà un’occasione al Sette Colli" replica l’imolese.

Niente da fare neanche al femminile con le imolesi che chiudono attorno al gradino più alto del podio (di Lisa Angiolini) nei 100 rana con il secondo posto di Martina Carraro (1’06’’82, anche se la ligure non è più di stanza al Ruggi), il terzo di Arianna Castiglioni (1’06’’89) e il quarto di Anita Bottazzo (1’07’’43) con Giulia Verona ottava (1’06’’84), mentre Alessia Ferraguti è seconda nella finale B.

Per la Carraro c’è anche il terzo posto nei 200 (2’25’’60), dove hanno chiuso quarta Giulia Verona (2’28’’06) e quinta Ferraguti (2’19’’10).

Nei 100 farfalla, seconda Ilaria Bianchi in 58’’05 dietro Costanza Cocconcelli, con la castellana che tiene ancora vivo il sogno a cinque cerchi.

Nella stessa gara, settima Bottazzo (1’00’’32). Per Alessia Polieri arriva un quarto posto in 4’45’’74 nella finale dei 400 misti.

Nei 50 stile bel secondo posto di Giovanni Izzo in 22’’09, così come è secondo Luca Todesco in 23’’78 nei 50 farfalla.

l. m.

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