SEBASTIANO VEROLI
Cronaca

Cosmari, scivolone sul bilancio: "Un fallimento, persa la bussola"

Mancano i numeri per il via libera al preventivo. Catena: c’è la volonta di indebolire la società per darla ai privati

Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano

Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano

Sia che se ne voglia dare una lettura tecnica, come fa il centrodestra che parla di un incidente di percorso al quale sarà posto rimedio, sia che se ne voglia dare una lettura politica, come fa il centrosinistra che lo considera il segno evidente di una disfatta, la mancata approvazione del bilancio di previsione 2025 di Cosmari Srl da parte dei soci non va sottovalutata. In un comunicato la società, evidenziando che il Consuntivo 2024 è passato all’unanimità, sminuisce l’accaduto: "L’approvazione del bilancio preventivo 2025 è stata rinviata alla prossima seduta per mancanza del quorum necessario. Tutti i presenti hanno votato a favore esclusi i Comuni di Treia e Monte San Giusto che hanno votato contro, mentre si sono astenuti Cingoli, Porto Recanati, San Severino e Montecosaro". È vero che mancava il "numero legale" richiesto, ed è vero che la maggioranza dei presenti ha espresso parere favorevole: ma è stato un colpo sparato a salve, un voto inutile. La domanda è: ma perché si è votato se mancava il quorum? Il fatto è che di questo ci si è accorti solo dopo, peraltro con qualche sorpresa, visto che dalle parti del centrodestra non ci si aspettava l’astensione del Comune di San Severino, mentre non c’è da stupirsi di quella di Cingoli, dove dovrebbe essere realizzata la terza vasca per abbancare i rifiuti.

Occhi subito puntati su Civitanova, il Comune che detiene il numero più elevato di quote della società: se fosse stato presente alla seduta il quorum sarebbe stato garantito. "Non c’è nessuna lettura politica da dare. Non ci sono trame da scoprire. Semplicemente, per impegni assunti in precedenza e sovrapposizioni di appuntamenti, non abbiamo potuto prendere parte all’assemblea dei soci", sottolinea il sindaco Fabrizio Ciarapica. "Il bilancio 2025, clamorosamente bocciato in prima battuta, è il segno evidente di una disfatta – afferma Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano –. Aumenti tariffari senza precedenti (+9,87% nel 2025, +8,5% nel 2026, +6% nel 2027), impianti strategici abbandonati, ritardi insostenibili sulla discarica di Cingoli, investimenti incerti e gestione inefficiente dei servizi. Non sono errori tecnici: sono il frutto dell’inerzia politica di un centrodestra che, pur detenendo la maggioranza nell’assemblea dei soci, ha scelto di non decidere. Fin dal suo insediamento, il cda ha navigato a vista, senza una bussola. E la politica, anziché correggere la rotta, si è voltata dall’altra parte. Desta preoccupazione – prosegue Catena – l’impressione che dietro la mancanza di una strategia ci sia la volontà di indebolire Cosmari e renderla appetibile a forme di gestione privata, sottraendola al controllo dei Comuni e dei cittadini. Questo sarebbe inaccettabile: è un bene pubblico e tale deve rimanere".

Lo stop al bilancio preventivo ha fermato anche la bozza di Piano industriale a esso connesso, attraverso il quale si intende definire gli obiettivi della società nel medio lungo periodo, con importanti investimenti (35 milioni di euro nel triennio 2025-2027). Il risultato del 2024 ha registrato un valore della produzione di 63 milioni di euro (6 in più sul 2023) e un utile di esercizio superiore a 78mila euro. Per il 2025 si prevede un esercizio di circa 71 milioni con un aumento del valore della produzione, ricalcando quanto registrato nel 2024. Cosmari evidenzia che tutti i dati indicano come la società si trovi in una situazione di continuità aziendale e sia in grado di superare le difficoltà mantenendo prestazioni di qualità e tariffe tra le più basse d’Italia. Diversa la conclusione di Catena: "Il bilancio certifica il fallimento di una strategia mai nata, che scarica sugli utenti costi evitabili".