Cingolani: "Ripagati tanti sacrifici Agli Europei un argento storico"

Il maceratese torna sull’impresa: "È la prima medaglia di squadra vinta dall’Italia nella ginnastica"

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"Salire l’altro giorno sul podio mi ha ripagato dei tanti sacrifici fatti". Il ginnasta maceratese Andrea Cingolani, nato nel 1990, ricorda l’argento conquistato sabato scorso agli Europei di Monaco di Baviera dalla nazionale italiana, invece a Mosca nel 2013 aveva vinto il bronzo, sempre agli Europei, nella finale di specialità al corpo libero. Cingolani in Germania ha gareggiato agli anelli e al volteggio nelle qualifiche, in finale è stato impiegato agli anelli. "In Germania – dice – abbiamo centrato un risultato storico perché è la prima medaglia di squadra vinta dall’Italia nella ginnastica. Un successo che rimarrà per sempre nel cuore ed è stato frutto dell’unione nella squadra, ci siamo sempre sostenuti l’uno con l’altro, ci siamo dati forza guardando in ogni momento avanti e non facendoci mai condizionare dagli errori".

Lo sbaglio è però sempre possibile. "Nella ginnastica è così. Sono tanti i fattori che entrano in gioco. Mi è capitato proprio a Monaco, nel palas strapieno il pubblico ha salutato con un boato quando un ginnasta tedesco ha completato l’esercizio. Quel boato mi ha un po’ appannato la concentrazione mentre ero impegnato nella salita della verticale agli anelli, ma ho recuperato dando al gruppo un punteggio utile". È pesante l’argento vinto a Monaco di Baviera perché contiene i tanti sacrifici fatti e anche per questo è più bello che mai. "Mi ero messo in testa di partecipare agli Europei. A settembre ho intrapreso una preparazione mirata, ho partecipato a diverse gare per testare l’esercizio e raggiungere la migliore forma, sono sempre stato attento".

Però non è stato un anno in discesa. "A giugno – ricorda – ho accusato uno strappo. Ma non mi sono abbattuto, ho ancora stretto i denti e ho recuperato grazie all’aiuto del Gruppo sportivo dell’Aeronautica, di fisioterapisti ed esperti. Però ho buttato via un mese di allenamenti". Al fianco di Cingolani c’è da tempo il tecnico Sergio Kaspersky, suo coach nella Virtus e nello staff della nazionale. "Mi allena dal 1997 – dice – e oramai è una colonna portante dei risultati ottenuti. Dedico la medaglia all’Aeronautica militare che mi è sempre vicina, ai tecnici, alla società e soprattutto alla mia famiglia. Mai avrei potuto ottenere simili risultati senza una famiglia che da piccolo mi portava in palestra dal lunedì a sabato". Dopo la premiazione gli azzurri sono tornati a Casa Italia. "È stato qualcosa di emozionante – ricorda Cingolani – avere visto all’ingresso su uno schermo gigante quanto fatto poco prima. Poi c’è un muro con tutte le firme degli atleti italiani medagliati ed è stato bello mettere il mio autografo accanto ad altri campioni come Jacobs e Tamberi". E adesso? "Una settimana di vacanza e da settembre si ricomincia per nuovi obiettivi".

Lorenzo Monachesi