
Addio al prof Mario Nesti, maestro di sport e dialetto
Si terranno oggi pomeriggio alle 16 a Pievepelago i funerali del prof. Mario Nesti, scomparso martedì a 76 anni di età. Nesti è stato un noto personaggio del nostro Appennino che ha valorizzato ed animato per decenni la vita culturale e sportiva della zona montana con innumerevoli iniziative condotte con sapienza ed esuberanza. Già negli anni ’60-70 era stato promotore e conduttore di iniziative ricreative che riunivano l’intera zona. Impegnato un po’ in tutte le associazioni locali, aveva avuto un primo grande riscontro a fine anni ‘70’ fondando Radio Zero, una delle prime emittenti libere dell’epoca in Appennino, conducendo seguitissimi programmi di svago e cultura locale. Diede soprattutto tanto impegno e tanta passione per decenni come calciatore, tecnico e dirigente del calcio pievarolo, dalla soc. sportiva Virtus Pieve al Crp Bortolotti (dove il figlio Giuseppe ne ha seguito le tracce come dirigente) e fu anche allenatore della prima squadra femminile della zona. A pochi giorni dalla camera ardente per mister Fabio Capasso, ieri ne è stata allestita una per il prof. Mario Nesti nella sede del Crp Bortolotti. Sul feretro ben sei delle maglie di calcio di squadre da lui seguite in passato. Conosciuto ed apprezzato in tutta la provincia, già ieri in tanti hanno voluto porgergli un ultimo saluto, in attesa delle esequie odierne. In tanti si stringeranno alla moglie Emilia, ai figli Chiara e Giuseppe, alla mamma Ottavina, agli adorati nipotini Cloe ed Alessandro, alla sorella Anna ed ai parenti tutti. Professore di matematica e scienze presso le Scuole medie di Pievepelago e dintorni, Nesti col suo stile d’insegnamento a volte anti-conformistico aveva catturato l’affetto di tanti studenti che ieri hanno inviato sentiti messaggi di cordoglio sui social. Nesti sarà ricordato anche per un’altra particolare ‘scuola’: quella di Dialetto Pievarolo. Aveva raccolto opere e grammatiche dialettali, creando un gruppo di appassionati che volevano tenere viva la lingua locale, con affollatissimi saggi pubblici nei mesi estivi ed una ricca documentazione. Di grande pregio la traduzione in dialetto pievarolo di alcuni canti della Divina Commedia di Dante, ad opera dell’Accademia letterario-scientifica ‘Lo Scoltenna’ di cui era attivo socio. Per diversi anni è stato il ‘braccio destro’ di mons. Antonio Galli, collaborando con lui ad approfondire e rendere duraturi studi e filmati paesani. Diresse il coro parrocchiale durante la Messa trasmessa su Rai Uno nel 1990, ma non volle essere citato. ‘Era un uomo che ha vissuto immerso nelle sue passioni e nei molteplici interessi".
Giuliano Pasquesi