Alice Neri, un testimone: "Ho visto un uomo che la baciava"

Svelato un altro importante particolare sull’ultima notte della 32enne trovata morta carbonizzata nel Modenese. "Davanti al bar lei era in auto, lui fuori: l’ha tirata per il collo. Ma non sono in grado di dire che fosse il tunisino"

Modena, 18 dicembre 2022 - "Ho visto la giovane baciarsi, a distanza di mezz’ora, con due persone diverse". E’ la testimonianza di un uomo, un avventore dello ’Smart Cafè’ di Concordia, il luogo in cui Alice Neri – la 32enne uccisa e bruciata nella notte tra il 17 e il 18 novembre – ha passato l’ultima serata della sua vita. Si tratta di un altro importante particolare che viene a galla dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti di quella notte. Ci sono, infatti, ancora moltissime domande aperte, nonostante l’arresto del presunto assassino, il tunisino Mohamed Bedoui Gaaloul.

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Una su tutte: lui e Alice si conoscevano? Per quale motivo lui sarebbe salito in auto con lei? E perché Alice, come emerso nei giorni scorsi, avrebbe cercato sul navigatore del suo telefono, in un primo momento, Ravarino, quindi casa sua, salvo poi cambiare la destinazione con Vallalta, e cioè la frazione in cui viveva Gaaloul?

Ma andiamo con ordine e vediamo cosa ’gira intorno’ a questa ultima importante rivelazione. L’uomo in questione, stando al suo racconto, si era recato con alcuni amici al bar per giocare alle slot. La presenza di Alice e Marco, il ragazzo con cui stava bevendo un aperitivo, oggi indagato, non era passata inosservata: i due, infatti, avevano trascorso insieme molto tempo, al punto che l’uomo si era chiesto: ’cosa mai avranno da raccontarsi?’. Il testimone e i suoi compagni, poi, avevano deciso di spostarsi in un altro locale, ma nel giro di poco tempo erano tornati a Concordia, allo ’Smart’. E qui, racconta l’uomo, aveva visto quella ragazza bionda baciare il ragazzo con cui in precedenza stava bevendo qualcosa.

A quel punto, come sappiamo, Alice e Marco si salutano. E poi, stando alle ultime ricostruzioni, compare Mohamed, il tunisino "pesantemente indiziato" per la morte della donna, oggi in arresto in Francia, che si trovava già al bar. Quei momenti non sono semplici da ricostruire, perché le telecamere non forniscono immagini nitide. Il testimone di cui abbiamo parlato, però, ha raccontato agli inquirenti di aver visto, dopo essere uscito dalla sala slot per fumare una sigaretta, una utilitaria – presumibilmente la Ford Fiesta di Alice – nel parcheggio con il motore acceso e il finestrino abbassato. All’interno dell’abitacolo c’era la 32enne, fuori invece un uomo all’apparenza diverso da quello dell’aperitivo. I due – ha raccontato il testimone – si stavano baciando. Anzi, più nel dettaglio l’uomo aveva tirato Alice per il collo e l’aveva baciata. Quella persona misteriosa era Mohamed? Il testimone ha detto di non essere in grado di riconoscerlo. Sa chi è Mohamed, ma si è detto non in grado di affermare con certezza che si tratti della stessa persona.

Questo cosa significa? Se l’intero racconto fosse vero e l’uomo di questo bacio fosse Mohamed, si potrebbe pensare a una conoscenza pregressa tra lui e Alice. Va ricordato, però, che la famiglia della vittima ha sempre escluso questa possibilità. Sempre in base al racconto, colpisce la veemenza di questo bacio, che appare quasi ’strappato’: lei in macchina, lui fuori e il gesto di ’tirarla per il collo’.

C’è, in conclusione, un altro elemento che potrebbe avere un peso in questa storia. L’arrestato Mohamed Gaaloul, è indagato non solo per aver ucciso Alice e per aver distrutto il suo cadavere, ma anche per spaccio di droga, per un episodio che non coinvolge Alice e che risale a quest’estate. E’ possibile che questa sua attività e gli stupefacenti abbiamo un ruolo in questa tragica vicenda?