Attacco informatico, va in tilt la didattica a distanza di Unimore

Alcuni dipartimenti nel mirino, l’Ateneo spiega: "Siti invasi da un grossa mole di traffico. Saranno presto ripristinati"

di Riccardo Pugliese

Sito ‘Dolly’ di Unimore in tilt dopo la minaccia di un attacco informatico. Giovedì pomeriggio il portale di gestione del materiale didattico (tra cui lezioni registrate, dispense, slide) ha smesso improvvisamente di funzionare, lasciando a piedi migliaia di studenti. L’attacco aveva nel mirino i Dipartimenti di Fisica, Informatica e Matematica e il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, tutti con sede nel campus universitario modenese. Tuttavia, i tecnici dell’Ateneo sottolineano come si sia reso "necessario alzare le misure di sicurezza attorno a tutta l’infrastruttura che ospita i server per la didattica a distanza, attualmente irraggiungibili dall’esterno seppur pienamente funzionanti". Ripercussioni, dunque, anche sui portali degli altri Dipartimenti, ora ‘isolati’ in via precauzionale per monitorare eventuali nuove minacce. Non si è trattato di un attacco hacker – notizia circolata tra le chat degli studenti – ma di un DDOS (dall’inglese: Distributed Denial of Service). Nell’ambito della sicurezza informatica, il termine tecnico indica un malfunzionamento dato da un sovraccarico dei server. L’obiettivo dell’azione è rendere irraggiungibile un preciso sito internet. Il sito viene quindi invaso, contemporaneamente e da diverse località del mondo, da una mole insostenibile di traffico in entrata, fino a comprometterne la funzionalità. "Per dare un’idea – spiega il professore Thomas Casadei, delegato alla comunicazione e portavoce del rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia – il numero di richieste di connessione su alcuni server che ospitano i servizi Dolly per la didattica online è passato da circa 50mila a circa 2 milioni nell’unità di tempo". Nulla di riconducibile, confrontando i numeri, al carico (anche elevato) della didattica a distanza: "L’attacco DDOS (non hacker) è mirato". Il disagio aggrava la situazione già complicata per gli universitari, a Modena fuori dall’aula dal primo lockdown. La maggior parte delle lezioni di giovedì pomeriggio e di venerdì, svolte solitamente sulla piattaforma, hanno visto il rinvio alla settimana successiva, oppure ad un rimedio su altri programmi come Google Meet e Microsoft Teams. Nelle polemiche, non mancano gli studenti comprensivi per quanto accaduto: "Può capitare. Hanno attaccato siti ben più strategici di un portale universitario. Ad essere sincero, sono più infastidito dalla mancata revisione delle tasse: 2800 euro per stare a casa", commenta un 21enne aspirante ingegnere. Permane un punto di domanda sulla provenienza della minaccia, così come sulla tempistica di riapertura del portale. Rassicurazioni arrivano da Unimore: "Tutte le lezioni e il materiale didattico sono integri. Sono in corso le verifiche, si auspica di risolvere il problema quanto prima".