L’artista Saltini annuncia la chiusura anticipata della mostra dopo l’aggressione subita

Carpi, stop all’esposizione che sarebbe dovuta proseguire fino al 2 giugno: “Precarie condizioni di salute dopo l’accaduto”. Il museo diocesano: “Grave il susseguirsi di attacchi d’odio”

Modena, 17 aprile 2024 – L’artista Andrea Saltini annuncia via social la chiusura anticipata della mostra ‘Gratia Plena’ dopo l’aggressione subita a fine marzo ad opera di uno sconosciuto. L’esposizione criticata dall’area cattolica più tradizionalista e allestita al museo diocesano di Carpi si sarebbe dovuta concludere il prossimo due giugno.

L'Andrea Saltini ha annunciato la chiusura anticipata della mostra dopo l'aggressione subita
L'Andrea Saltini ha annunciato la chiusura anticipata della mostra dopo l'aggressione subita

Spiega Saltini via social: “La decisione – scrive Saltini – è dettata dal mio precario stato di salute, conseguente all’aggressione subita e alle continue manifestazioni di dissenso culminate nei noti episodi di violenza fisica e verbale. Peraltro – prosegue l’artista – non mi è più possibile sostenere i costi relativi alla sicurezza, prima non preventivati, indispensabili al fine di garantire l’accesso sereno dei visitatori alla mostra e l’incolumità di tutti i collaboratori ed i volontari. Un sentito e doveroso ringraziamento – termina Saltini – ai curatori della mostra, al mio team e tutti coloro che mi hanno sostenuto”.

La Diocesi di Carpi

Il Museo Diocesano comunica di aver preso  atto della decisione dell’artista Andrea Saltini di interrompere l’apertura al pubblico della mostra “Gratia plena” allestita con alcune sue opere. “Nell’esprimere piena comprensione e condivisione per le motivazioni addotte, ringraziamo Andrea Saltini di aver condiviso un tentativo, in parte pionieristico, per individuare possibili interazioni tra esperienze artistiche contemporanee e cammini religiosi e di ricerca mistica.

Non sfugge la gravità del susseguirsi di attacchi d’odio, della violenza contro un’opera e persino contro la stessa persona dell’artista, delle sistematiche ed aggressive manifestazioni di ostilità nei confronti della Chiesa di Carpi e, miratamente, dei suoi Pastori. Spiace che non siano stati accolti i ripetuti inviti a ricercare un dialogo pacifico, franco e corretto, abbassando i toni chiassosi e sguaiati”.

Nei giorni di apertura, continua il museo diocesano di Carpi, “oltre duemila persone hanno visitato la mostra e hanno espresso civilmente le loro impressioni. Il confronto, a proposito del rapporto tra artisti e Vangelo tanto desiderato dalla Chiesa a partire dal Concilio Ecumenico Vaticano e in particolare da Papa Paolo VI, continuerà nello specifico cantiere sinodale. Proseguirà, poi, con altre iniziative nella società e nella chiesa sulla possibilità di utilizzare nuovi linguaggi per affrontare, attraverso le diverse espressioni artistiche, temi spirituali e religiosi. Proprio i dibattiti, faticosamente tumultuosi di questi giorni, ci hanno mostrato la necessità di equilibri più fraterni e di riflessioni idonee più profonde per rapportarsi adeguatamente alla complessità di un dialogo interculturale non banalmente irenico o pregiudizialmente conflittuale”.