
Chiletti ancora in fiamme, vigili del fuoco in azione. In fumo 10mila rotoballe. Ignote le cause. Uno dei titolari affranto: "Ennesimo rogo, non c’è pace".
Ancora un devastante incendio ieri mattina ai danni del caseificio Chiletti, in strada Albareto. Le fiamme hanno distrutto intorno alle 4 un intero capannone, al cui interno erano state sistemate oltre diecimila rotoballe.
A collassare al suolo, la stessa struttura incenerita dalle fiamme esattamente dieci anni fa. L’allarme è scattato intorno alle 4 di ieri mattina appunto, quando gli addetti alla mungitura hanno notato il fumo uscire denso dalla struttura. Sul posto sono accorsi immediatamente i vigili del fuoco con squadre da Modena, Carpi, San Felice e Mirandola ma, probabilmente, i lavori di spegnimento delle fiamme dureranno per qualche giorno per evitare che il rogo possa ‘riprendersi’.
"Purtroppo ne abbiamo subiti tanti di incendi e tutti hanno causato danni ingentissimi", afferma affranto uno dei fratelli titolari dell’azienda, Antonio Chiletti. "Stanno facendo i sopralluoghi i vigili del fuoco ma ancora non si capisce la dinamica del rogo: non sappiamo da cosa si siano generate le fiamme".
A prendere fuoco lo stesso capannone bruciato nel 2015 e poi sistemato: era pieno, c’erano diecimila rotoballe all’interno. Non crediamo ci sia qualcuno che possa avercela con noi sinceramente", sottolinea ancora Chiletti, allontanando l’ipotesi di un incendio di origine dolosa. "Ci sono ragazzini la sera che gironzolano ma non qui, non così in periferia. Abbiamo anche installato le telecamere ma dai filmati non si vede nulla: non ci sono persone anche se nella parte posteriore dell’azienda non ci sono telecamere".
Chiletti spiega come i danni siano ingentissimi: "Parliamo di 600mila euro di fieno almeno e altrettanti per i danni subiti dal capannone; per fortuna siamo assicurati. Siamo felici che il bestiame sia salvo: è sistemato dalla parte opposta rispetto al fienile". Il rogo è stato devastante e i danni – come confermato dal titolare – sono purtroppo ingenti. I fratelli Chiletti sono prontamente intervenuti anche per spostare i mezzi agricoli, ‘sottratti’ così alle fiamme. Ad ottobre di due anni fa un altro incendio, scoppiato all’alba devastò un fienile con all’interno 1500 rotoballe. Anche in quell’occasione Antonio Chiletti sottolineò come una delle strutture di quello che è noto per essere un caseificio di eccellenza andò completamente distrutta. Un altro terribile rogo devastò l’azienda, appunto, nel 2015: per i fratelli Chiletti, che all’epoca subirono anche un ingente furto, non c’è pace. Sul posto ieri si sono recati anche i carabinieri e le indagini sono in corso.
Quella di ieri è stata una giornata particolarmente impegnativa per i vigili del fuoco: nel pomeriggio, infatti, le fiamme hanno avvolto anche il tetto di una storica villa in via Pietro Giannone. I pompieri sono intervenuti con l’autoscala e squadre da Carpi e Sassuolo per avere ragione delle fiamme che hanno avvolto le tegole dell’impianto fotovoltaico. Si tratta di un’abitazione sottoposta a vincolo delle Belle Arti. L’immediato intervento dei vigili del fuoco ha evitato il peggio.