GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Dem, plebiscito per Mezzetti. E Muzzarelli lo ’avverte’:: "Valorizzare i progetti del Pd"

L’assemblea ha dato ieri sera il via libera unanime alla candidatura dell’ex assessore regionale . Venturelli si toglie i sassolini: "Percorso imperfetto? Ci tenevamo a coinvolgere tutto il partito".

Dem, plebiscito per  Mezzetti. E Muzzarelli lo ’avverte’:: "Valorizzare i progetti del Pd"

Dem, plebiscito per Mezzetti. E Muzzarelli lo ’avverte’:: "Valorizzare i progetti del Pd"

Massimo Mezzetti è ufficialmente il candidato sindaco del Partito democratico modenese. L’Assemblea cittadina del partito, una novantina di rappresentanti dei 14 circoli, che si è riunita ieri sera alla polisportiva di San Faustino ha espresso un voto unanime. Il suo nome è stato pronunciato tra gli applausi dalla segretaria cittadina Federica Venturelli nell’introduzione alla seduta: ringraziando gli otto aspiranti candidati, la segretaria ha formalizzato che "non è stato possibile giungere con una sintesi condivisa e politicamente legittimata". Per cui si è deciso di "proseguire il percorso individuando un candidato unico, terzo e fortemente autorevole che potesse risultare davvero unitario, garante della coesio,.ne e in grado di raccogliere il sostegno di larghissima parte del partito, dal gruppo dirigente agli iscritti". Mezzetti sarà proposto alla coalizione di centrosinistra (ancora da definire) e in quella sede si verificheranno i presupposti per eventuali primarie di coalizione. Venturelli ha anche risposto indirettamente a quanti hanno giudicato in questi mesi il percorso caotico e farraginoso: "Due anni fa, durante il congresso cittadino che ha portato alla mie elezione, ci eravamo presi l’impegno che le decisioni importanti le avremmo prese insieme, come classe dirigente diffusa, e questo percorso, tutto quello che è stato fatto in questi mesi e la successiva decisione, è figlio di quella volontà di tenere fede a quella scelta politica, vuoi imperfetta, vuoi complessa, vuoi lunga. Ma era una scelta politica precisa che abbiamo mantenuto. E lo si fa insieme anche quando si devono prendere delle decisioni difficili e, ancora una volta, il gruppo dirigente diffuso ha mostrato responsabilità, tenuta e amore per il partito e Modena".

Molto forte anche l’accento sulla continuità rispetto all’azione amministrativa di questi anni, concetto che sarà ripreso anche dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli (è evidentemente un ’avvertimento’ politico a Mezzetti) che ieri ha proposto alla votazione dell’assemblea un ordine del giorno nel quale – oltre a ribadire che "lo sbocco del percorso" devono essere le primarie di coalizione (qualora ovviamente vi fossero altre candidature da parte degli alleati), "un’alleanza larga, inclusiva" – ha scandito che "nel processo di costruzione del programma di governo con la coalizione occorre mettere a valore i piani e gli atti di programmazione votati e sostenuti dal Partito democratico nella corrente consiliatura (per esempio Pug, Pums, Paesc, Modena Smart City, Modena 0-6 Costruire Futuro, PrendiaMoci Cura, Politiche Giovanili, Next Generation Modena per gli investimenti PNRR, il progetto Hydrogen Valley)".

Dibattito come si prevedeva molto partecipato. Con l’assemblea divisa tra chi ha sempre caldeggiato la soluzione unitaria e chi invece avrebbe preferito arrivare alle firme per selezionare il candidato e valorizzare la nuova generazione dei 40enni ed eventualmente le donne. Antonio Carpentieri ha sottolineato come la scelta di Mezzetti "non è stata una imposizione dall’alto, ma una decisione democratica presa dal partito che ha scongiurato la frantumazione: tiene conto dello spessore politico, umano e amministrativo di Massimo. Non è stata una soluzione dettata dalla disperazione o un ripiego". Giulio Guerzoni ha detto che il partito "ha fatto due passi avanti, non uno. Si è deciso a Modena e non altrove. Certo, si poteva arrivare con due candidati al traguardo e ho sempre ritenuto e ritengo ancora che le primarie diano credibilità e legittimazione al candidato. Da oggi comincia una nuova fase per il Partito democratico, lavoriamo per vincere". Andrea Bortolamasi ha osservato come "sia da mettere a valore la pluralità dei profili emersi e il percorso che il partito ha fatto. Tra le qualità di Mezzetti c’è il grado di riconoscibiltà che ha tra i nostri potenziali alleati".

Presenti all’assemblea il segretario provinciale Roberto Solomita e il segretario regionale Luigi Tosiani, che ha chiuso i lavori: "Il percorso che il Pd di Modena ha messo in campo in questi mesi ha rappresentato uno sforzo importante, e mostrato una comunità viva, plurale, in ascolto ed elaborazione, all’altezza della sfida decisiva delle amministrative di giugno".