
"Eletti nel Csm, un onore immenso"
di Alberto Greco
Mentre oggi in seduta congiunta il parlamento recupererà l’elezione del decimo componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura, dopo che ieri pomeriggio, a votazione già avviata, si è cambiato il nome di uno dei candidati proposti da Fratelli d’Italia, impedendo al nuovo candidato Felice Giuffrè, docente a Catania, di raggiungere il quorum di 363 voti necessari, corrispondenti ai tre quinti dei partecipanti al voto, Modena gioisce per l’ingresso per la prima volta a Palazzo dei Marescialli, sede del CSM, di ben due modenesi.
Dopo un digiuno datato quasi 64 anni, ovvero dal suo primo insediamento il 18 luglio 1959, la nostra città sarà rappresentata in questo organo di rilievo costituzionale da Enrico Aimi e da Isabella Bertolini. Entrambi avvocati ed entrambi ex parlamentari, il primo già senatore Forza dal 2018 al 2022, e la seconda già deputata Forza Italia dal 2001 al 2012, ora passata in quota Fratelli d’Italia, hanno conseguito e superato abbondantemente – in forza dell’accordo parlamentare tra centrodestra e centrosinistra di 7 nomi per il primo schieramento e 3 per il secondo – il quorum previsto, conseguendo rispettivamente 517 preferenze Aimi e 521 Bertolini.
"È un onore immenso – ha dichiarato Aimi – essere stato eletto dal Parlamento in seduta comune quale componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura, con un consenso così ampio e trasversale. È una grande responsabilità quella di ricoprire un ruolo così rilevante, ai vertici dello Stato, in un organismo di rango costituzionale presieduto dal Presidente della Repubblica. Ringrazio, con alta stima, il presidente Silvio Berlusconi, i capigruppo di Senato e Camera Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo e Forza Italia per aver proposto il mio nome. Ringrazio tutti coloro che, con il loro impegno, mi hanno sostenuto in questa ennesima, vittoriosa, impresa. Questa elezione rappresenta per me anche un grande riconoscimento professionale dopo oltre 35 anni di avvocatura, trascorsi nelle aule di giustizia. Sono sempre stato - e rimarrò - in prima linea nella difesa del rispetto del primato della persona umana, in ogni sua consapevole espressione, del garantismo giudiziario e dei principi costituzionali di autonomia ed indipendenza della magistratura".
Soddisfazione esprime anche la Bertolini che sottolinea "Sono molto contenta ed onorata di questo incarico che è molto prestigioso che mi è stato dato dal parlamento italiano. E’ un incarico, che ha un ruolo costituzionale e ciò mi gratifica molto. Mi dedicherò ad esso – assicura Bertolini – con tutta la passione, la determinazione e la competenza che posso mettere in campo, perché credo che nel settore della giustizia ci sia molto lavoro da fare. Indubbiamente mi fa molto piacere di avere come collega Aimi con cui ci contraddistingue una battaglia politica passata, tanti anni vissuti insieme prima in politica oggi in un ruolo istituzionale. Mi sento legata al ruolo istituzionale che andiamo a ricoprire, anche se tutti i membri laici vengono indicati da parti politiche e sono espressione del parlamento. Credo che il mondo della giustizia abbia bisogno di più visioni da più parti politiche per cui credo che si potrà fare un ottimo lavoro".
Ad entrambi ha fatto giungere un messaggio di buon lavoro il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ci ha tenuto a precisare che "Si tratta di un incarico di grande responsabilità istituzionale nell’ambito di un organismo che ha lo scopo di garantire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura".