Modena, 12 dicembre 2024 – Tra quelle mura nel ‘900 le Orsoline hanno accolto ed educato centinaia e centinaia di ragazzi di ogni età e sempre qui tra circa due anni faranno il loro ingresso i primi residenti, ridando vita e futuro ad un edificio del 1700 che rappresenta un pezzo di storia modenese. Sono iniziati i lavori di restauro e riqualificazione del complesso immobiliare ‘ex Orsoline’ in centro storico, acquistato nel 2023 da una cordata di imprenditori reggiani, quando ormai le ultime suore stavano per lasciare l’edificio, archiviando così un’epoca. L’intervento prevede la realizzazione di 35 appartamenti (compresi alcuni loft), modernissimi e lussuosissimi, collocati in cinque dei sei ‘corpi’ del palazzo, che si sviluppa su un’area di circa 5 mila metri quadrati tra via Ganaceto, via Della Cerca e viale Fontanelli, con un ampio giardino alberato. Il progetto – ribattezzato ‘Sei Modena’ - è stato illustrato ieri alla presenza dei rappresentanti delle imprese acquirenti; l’assessore Andrea Bortolamasi; il vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena e Nonantola, monsignor Giuliano Gazzetti; e l’architetto Caterina Boldrini, titolare della riqualificazione. La nuova vocazione residenziale del complesso, che prevede un investimento di svariati milioni di euro, va nella direzione di creare ulteriori opportunità abitative nel cuore cittadino, a pochi passi dalla Manifattura Tabacchi, altro progetto immobiliare che tanto ha fatto discutere negli ultimi dieci anni. In questo caso, però, non sono previsti intoppi e i primi appartamenti saranno sul mercato tra fine 2026 e inizio 2027. Come spiegato dall’architetto Boldrini, "l’approccio progettuale si caratterizza per una forte differenziazione delle tipologie abitative e distribuzioni planimetriche di ogni fabbricato cercando di valorizzarne l’impianto originario mantenendo, in particolare, aperture e collegamenti verticali. Ogni corpo del palazzo prevede lavori diversi, che rispetteranno sia i vincoli che le caratteristiche storiche dell’immobile".
Fiore all’occhiello dell’intervento sarà la trasformazione della chiesa al primo piano "in un atelier creativo, che potrà ospitare anche delle mostre", mentre "rimarrà fruibile a cittadini e fedeli la cappella affacciata su via Ganaceto". Portando i saluti dell’Arcivescovo Erio Castellucci, monsignor Gazzetti ha ricordato "il grande valore educativo di questi spazi gestiti in passato dalle Orsoline, che finalmente torneranno ad avere una finalità di accoglienza, nell’ottica di rendere Modena ancora più attrattiva e ospitale". Plaude alla riqualificazione anche Bortolamasi: "Uno degli obiettivi di questa amministrazione è riportare residenti in centro storico. Quando si decide di investire e rigenerare spazi, come Comune ci siamo e ci saremo sempre per supportare i privati".
Mattia Zanoni, in rappresentanza delle imprese reggiane che hanno rilevato il complesso dalle Orsoline, rimarca "il grande valore di un progetto che dà fiducia a Modena e vuole valorizzare ulteriormente il centro storico". La presentazione di ieri è stata anche l’occasione per esplorare alcuni dei piani del complesso che saranno oggetto dei lavori, caratterizzati da ampie stanze eleganti con volumi importanti, che permetteranno la realizzazione anche di appartamenti su due livelli.