"Fermi, a metà settembre studenti in aula"

Sono entrati nel vivo i lavori nell’istituto di via Luosi dove saranno costruite anche torri dissipative antisismiche con una tecnologia innovativa

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di Valentina Reggiani

Quando gli studenti torneranno in aula, a settembre l’istituto Fermi di via Luosi sarà ‘pronto’ ad accoglierli nel modo più sicuro. Infatti sono entrati nel vivo i lavori di miglioramento sismico della Provincia, dopo una prima fase di trivellazioni per la realizzazione delle due torri dissipative antisismiche di rinforzo alla struttura. La costruzione delle torri "dissipative" antisismiche rappresenta una tecnologia innovativa, utilizzata anche nei lavori analoghi effettuati all’istituto Barozzi, su brevetto italiano, pluripremiato e riconosciuto a livello internazionale. La scuola è stata letteralmente ‘tagliata’ a metà, come spiega Annalisa Vita, direttrice area tecnica lavori pubblici della provincia.

"Un intervento da due milioni di euro per rendere l’edificio molto più sicuro sismicamente: verranno costruite due torri dissipative esterne, metalliche in grado di supportare e assorbire le forze sismiche in caso di terremoto. Al posto dell’edificio - afferma Vita - saranno ‘loro’ a reagire. Al Barozzi – spiega – c’è un intervento analogo e già un primo stralcio è stato realizzato ma con un sistema differente. Questo è innovativo perchè concentra tutto l’intervento all’esterno, rendendo meno invasivo l’intervento per la scuola che può essere così funzionante. Il primo intervento più invasivo è stato realizzato proprio a inizio estate ed è stato quello del taglio di due porzioni del fabbricato, in modo tale che ogni porzione possa oscillare indipendentemente l’una dall’altra in caso di sisma. In questo modo abbiamo reso l’edificio molto più sicuro dal punto di vista sismico proprio nell’atrio, ovvero la via di fuga principale dall’edificio in caso di terremoto".

In questi giorni la ditta sta effettuando la messa in opera del telaio di sostegno nella porzione di istituito sulla quale si sta rinforzando la struttura, realizzando un giunto tecnico antisismico. L’intervento ha un costo appunto di due milioni e 400 mila euro e riguarda la parte dell’edificio compresa tra l’ingresso principale e la palazzina realizzata nel 2017; i lavori sono realizzati dal consorzio Integra di Bologna, con impresa esecutrice Batea di Concordia. I lavori hanno comportato, dall’inizio dell’intervento, la chiusura dell’aula magna e di alcuni laboratori informatica che sono stati spostati nella succursale del centro Nazareth, in via Formigina. Per consentire agli studenti di utilizzare con continuità questi laboratori, da febbraio nove classi del triennio di informatica si sono trasferite nella sede di via Formigina, mentre dieci classi prime, dalla succursale hanno iniziato ad utilizzare la sede centrale di via Luosi.

"Un intervento importantissimo che rende antisismico l’istituto: abbiamo previsto la riapertura a settembre a lavori finiti – afferma Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia – Un lavoro effettuato in tempi brevissimi che rendono la scuola sicura per i nostri ragazzi. I lavori sono partiti il 20 giugno ed entro il 15 settembre gli spazi torneranno a disposizione dell’istituto per consentire l’avvio dell’anno scolastico". Il progetto complessivo di miglioramento sismico del Fermi prevede altri due stralci: uno da due milioni di euro sulla porzione dell’edificio lungo via Caula, l’altro sulla palestra, con un investimento di 600 mila euro finanziati con il Pnrr.