Modena, 31 maggio 2024 – Ieri sera a causa di un grave incidente stradale, ha perso la vita Davide Moccia, infermiere del pronto soccorso del Policlinico di Modena.
Il figlio di 8 anni che era in auto con lui è attualmente ricoverato in Rianimazione con serie lesioni ma stabile. Sotto choc i colleghi infermieri del Policlinico.
La tragedia è avvenuta sul raccordo autostradale di Sasso Marconi, in provincia di Bologna.
Nell’incidente, che conta anche altri due feriti, sono rimaste coinvolte due auto.
Secondo la prima ricostruzione al vaglio della polizia stradale, Moccia avrebbe perso il controllo della sua Citroen Picasso e avrebbe travolto così, dopo una sbandata sul guard rail, l’altra auto in arrivo, una Suzuki Vitara con a bordo un uomo e una donna sulla sessantina.
Sul posto oltre al 118 per i soccorsi sono intervenuti anche i vigili del fuoco per liberare le persone dalle lamiere.
Pronto soccorso in lutto: la seconda perdita in 15 giorni
"Davide era un nostro collega, in forza al pronto soccorso da diversi anni”, inizia così il ricordo di Oriana Pisani, coordinatrice infermieristica del Pronto soccorso generale della medicina d'urgenza. “È stato la memoria e la storia di questo pronto soccorso. Se ne va a 15 giorni di distanza da un'altra mente storica, che aveva fondato il pronto soccorso che è Franco Tenace”.
Le parole di Pisani rappresentano il pensiero di tutti gli operatori del pronto soccorso che sono profondamente in lutto per due perdite importanti. “Tutto il personale infermieristico e medico è particolarmente provato da questo ennesimo evento di una tristezza infinita. Queste mie parole rappresentano anche tutti gli operatori del pronto soccorso e il direttore, il dottor Pezzuto, in questo momento fuori per impegni precedenti”, continua Pisani.
“Abbiamo avuto il cordoglio di tutto l'ospedale, dalla direzione generale, a quella sanitaria e assistenziale. È un fatto tragico che ci vede ancora coinvolti e siamo molto in difficoltà. Abbiamo bisogno di pace e di riprendere in mano le nostre vite".
Il ricordo dei colleghi: “Era un professionista impegnato”
“È un evento difficile da gestire e da mandare giù. Era un uomo taciturno, un professionista serio e impegnato che conosceva bene l'emergenza-urgenza: ci lavorava da tanti anni”. Lo ricorda così Pisani, con un sorriso malinconico. “Silenzioso con questi capelli bianchi e a volte un po' di barba incolta. Parlava poco, però c'era. Ogni tanto qualche battuta la dava. Ogni tanto succede, noi praticamente viviamo insieme, passiamo tante ore qui di notte e di giorno. Era anche un istruttore con una storia importante. Come Franco anche Davide era foggiamo. Il primo però era una persona più loquace. Erano completamente diversi seppure complementari. Hanno dato vita a questo pronto soccorso. Ci mancheranno. Ogni tanto Franco sembra che ci compaia alle spalle e invece non è lui... credo che succederà anche con Davide”.