SOFIA SILINGARDI
Cronaca

Influenza, gli esperti: “Ecco perché vaccinarsi”

Al via la campagna di immunizzazione che coinvolge anche alcune farmacie: oltre 160mila dosi già distribuite dai medici. “L’obiettivo è raggiungere il 75% di chi ha più di 65 anni”

Modena, 20 ottobre 2023 – Al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale. A Modena sono già state somministrate oltre 6.000 dosi sulle 160mila distribuite ai medici di famiglia con la possibilità di ulteriori ordini nelle prossime settimane. A loro, riferimento principale per i cittadini, si aggiungono le farmacie aderenti alla campagna.

"La vaccinazione antinfluenzale è uno strumento di protezione efficace e sicuro per sé stessi e per le persone fragili”.

"La vaccinazione antinfluenzale è uno strumento di protezione efficace". Così ne hanno ricordato il valore i direttori delle tre aziende sanitarie modenesi, Anna Maria Petrini dell’Ausl, Claudio Vagnini dell’Aou e Stefano Reggiani dell’ospedale di Sassuolo, insieme ai segretari provinciali dei sindacati dei medici di assistenza primaria Dante Cintori e Guido Venturini
"La vaccinazione antinfluenzale è uno strumento di protezione efficace". Così ne hanno ricordato il valore i direttori delle tre aziende sanitarie modenesi, Anna Maria Petrini dell’Ausl, Claudio Vagnini dell’Aou e Stefano Reggiani dell’ospedale di Sassuolo, insieme ai segretari provinciali dei sindacati dei medici di assistenza primaria Dante Cintori e Guido Venturini

Così ne hanno ricordato il valore i direttori delle tre aziende sanitarie modenesi, Anna Maria Petrini dell’Ausl, Claudio Vagnini dell’Aou e Stefano Reggiani dell’ospedale di Sassuolo, insieme ai segretari provinciali dei sindacati dei medici di assistenza primaria Dante Cintori e Guido Venturini.

E hanno sottolineato la possibilità della somministrazione insieme al vaccino anti Covid. È stata poi ribadita l’assoluta importanza della vaccinazione di tutto il personale sanitario, sia per ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, sia per garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale proprio durante i mesi di maggior impatto dell’influenza. Per rafforzare il messaggio erano presenti anche Geminiano Bandiera, direttore del dipartimento interaziendale di Emergenza-Urgenza, Giuseppe Boriani, direttore del dipartimento interaziendale Malattie Nefrologiche, Cardiache e Vascolari, Fabio Gilioli, direttore del dipartimento di Medicina Interna e Riabilitazione e Andrea Cossarizza, immunologo di Unimore, oltre a una rappresentanza delle professioni infermieristiche.

"È fondamentale – spiegano Claudio Vagnini e Geminiano Bandiera – che anche tutti gli operatori sanitari si vaccinino nel più breve tempo possibile, per tutelare sé stessi e i pazienti. È un valore aggiunto per tutti noi".

Quest’anno si punta a innalzare la copertura per le persone ad alto rischio di tutte le età, per condizione patologica, fisiologica o esposizione lavorativa. L’obiettivo è raggiungere il 75% della copertura per l’influenza stagionale nei cittadini dai 65 anni in su e migliorare le coperture vaccinali nel personale sanitario e nei bambini a rischio di complicanze dovute a patologie. L’antinfluenzale è offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni, con particolare riguardo a operatori e residenti di strutture assistenziali, con o senza patologie croniche. Chi non rientra in particolari categorie può comunque acquistare il vaccino in farmacia e richiederne la somministrazione in farmacia o al propio medico.

«Siamo dall’altra parte del mondo rispetto a quello di cui avremmo bisogno. Se vogliamo mantenere il funzionamento di qualità del servizio sanitario nazionale dobbiamo finanziarlo". Così il direttore generale dell’Aou Claudio Vagnini ha commentato le scelte del governo in tema di sanità nella manovra economica approvata negli scorsi giorni. Scelte che ancora una volta, secondo il direttore, sono estremamente lontane dalle necessità manifestate dalla sanità.

"Questo sottofinanziamento – ha continuato – è veramente una presa in giro. Quindi noi continueremo a lavorare e a fare tutto quello che dobbiamo fare per bene, continuando a lavorare anche su settori che non danno alcun tipo di guadagno. Ma, senza farne una questione politica o di appartenenza partitica, c’è un grosso disagio rispetto alla mancanza di finanziamenti, come poi hanno espresso tanti presidenti di Regione, di qualsiasi appartenenza.".