Manoscritti e incisioni. I libri unici di Napoleone

Esposizione alla biblioteca Poletti de ’Il corpo della parola’ dell’artista abruzzese

Manoscritti e incisioni. I libri unici di Napoleone
Manoscritti e incisioni. I libri unici di Napoleone

Giulia Napoleone, artista di Pescara dove è nata 1936, vive e lavora in un piccolo paese della Tuscia Viterbese, alternando la sua presenza lì con frequenti permanenze in Svizzera. Sui contenuti della sua mostra presso la Biblioteca Poletti – ’Il corpo della parola’, inaugura oggi alle 18 e prosegue dopo il Festivalfilosofia fino al 4 febbraio – l’artista risponde scegliendo una a una le parole: "Io nei miei libri, la forma d’arte che preferisco pur eseguendone anche altre, non traduco la parola, ma mi ispiro alle parole e lascio che esse escano insieme alle immagini. Ciò risponde a una mia vera necessità interiore perché proprio questa attività creativa corrisponde alla mia vera esigenza, il lavoro solitario. In alcune opere ho lavorato con il grande poeta siriano, esule da decenni a Parigi, Adonis con cui siamo amici, ma ho frequentato tantissimo anche Modena. La prima volta al Duomo fu cinquant’anni fa".

Il percorso, nell’atrio e all’interno della biblioteca, è vasto comprendendo una sessantina di lavori realizzati dal 1976 a oggi, dai libri manoscritti, che Giulia Napoleone realizza dal 1963, a quelli tipografici, con attenzione alle carte, agli inchiostri, ai caratteri mobili che li rendono copie uniche con disegni e tavole incise, fino alle legature che "vestono" i libri come abiti di sartoria. Ieri alla presentazione della mostra alla Poletti, a Palazzo dei Musei, era presente lo stato maggiore della cultura comunale.

"Siamo felicissimi di questa rassegna con una importante artista - spiega l’assessore alla cultura Andrea Bortolamasi - che ha anche deciso di fare una donazione al fondo di libri d’artista della Poletti: i suoi lavori arricchiranno il patrimonio pubblico. Questo mese e il prossimo, per la nostra città dei festival, saranno intensissimi con tutti gli istituti culturali in prima linea".

Condivide la direttrice delle biblioteche Debora Dameri: "Abbiamo avuto la fortuna di conoscere Napoleone grazie allo stampatore Roberto Gatti che l’ha coinvolta nell’esecuzione del libro-opera Centocinquanta Poletti".

Infine il curatore della mostra, Paolo Tinti: "La rassegna nasce da una passeggiata tra me e Giulia e questo è il primo appuntamento che illustra tutta la sua produzione libraria, opere in copia unica, straordinarie, insieme ad altre che non passano per le librerie perché realizzate da microeditori in 20-30 copie appena".

Appuntamento imperdibile per chi ama la carta e con le figure vuole sognare. Nei giorni del festival è previsto anche il laboratorio "Scrivere e stampare la parola" curato dalla stessa artista e realizzato con Officina Typo, laboratorio artigianale modenese.

Stefano Luppi