Il ‘caso’ del penitenziario di Modena è il più allarmante; al San’Anna si è registrato uno sciame di suicidi, che purtroppo non è un fenomeno infrequente, ma è rivelatore di una situazione di grave sofferenza. Inoltre il vecchio padiglione versa in condizioni critiche, come appurato durante l’ultima visita dell’Osservatorio nel carcere modenese, avvenuta il 5 dicembre. A lanciare l’allarme sulla situazione carceri in Emilia Romagna e, soprattutto, sulla situazione di Modena è l’associazione Antigone che fa presente come, lo scorso sette gennaio, si sia verificato al Sant’Anna il terzo decesso in sette giorni.
Il giorno prima era stato dichiarato morto un altro detenuto che aveva tentato il suicidio a metà dicembre ed era entrato in coma irreversibile, e sempre a Modena, il 31 dicembre era morto un altro detenuto. L’associazione sottolinea poi il grave problema sovraffollamento, registrato durante la visita con la presenza di "568 detenuti su una capienza regolamentare di 372, di cui 29 donne e 341 stranieri, con un forte aumento rispetto alla visita precedente (più di 100 unità rispetto a giugno 2023) e un alto numero di detenuti definitivi, 384. Questo – secondo Antigone – rende difficile un’osservazione e un’offerta trattamentale adeguata, vista la pianta organica del personale giuridico pedagogico (sei unità)". Non solo, poiché secondo l’associazione ad aggravare il tutto ci sono poi "le pessime condizioni di detenzione nel vecchio padiglione: cimici, sporco, vari oggetti bruciati, lamentata mancanza di detersivi, mobilio gravemente danneggiato, pareti scrostate, porte dei bagni delle celle arrugginite". Migliori, invece, le condizioni del nuovo padiglione e del femminile.
A fronte della situazione problematica, lunedì mattina i tre parlamentari modenesi dem, Stefano Vaccari, Maria Cecilia Guerra e Enza Rando, insieme alla vicesindaca Francesca Maletti visiteranno la casa circondariale. Un nuovo sopralluogo, dopo quello del 2 aprile, deciso soprattutto a fronte dei tre recenti decessi, tra cui quello dell’uxoricida Andrea Paltrinieri. Per lo stesso e grave motivo la Camera penale, per il prossimo 24 gennaio proclama l’astensione collettiva dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale degli avvocati. "In otto giorni si sono verificati tre decessi di altrettanti detenuti presso la Casa Circondariale due dei quali, a quanto si apprende, tragicamente causati da inalazione di gas" sottolineano gli avvocati.
"I tre recenti episodi devono essere necessariamente letti anche alla luce del più ampio quadro di disagio nel quale versa la casa circondariale modenese, nella quale s’erano registrati ben 40 casi di tentato suicidio di detenuti tra il 24 luglio 2023 e il 4 luglio 2024, come riportato nella relazione annuale del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Modena; la medesima relazione mostra poi in maniera palmare una grave situazione di sovraffollamento".
Intanto il sindacato Sinappe denuncia l’ennesima aggressione ai danni di tre agenti della polizia penitenziaria nella casa lavoro a Castelfranco Emilia. Ad aggredirli, un internato. Si tratta di due ispettori e un assistente Capo che hanno cercato di evitare il peggio.
"Il Governo – le parole di Luca Negrini, capogruppo di Fratelli d’Italia – sta affrontando la questione carceri con un intervento strutturato che avrà ricadute positive anche sull’istituto penitenziario di Modena. È evidente che il tema del sovraffollamento carcerario rappresenta uno dei tanti dossier ereditati dal Governo Meloni che, a differenza dei predecessori, si distingue per aver messo in campo un piano strutturato, significativo su più fronti".