
Un sanitario
L’Ausl non ha fatto passi indietro al tavolo di conciliazione convocato in Prefettura sullo stop del medico del 118 nell’Alto Frignano e il sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani (Snami) annuncia che ora si avvia verso lo sciopero dei medici di emergenza territoriale non escludendo che di riflesso "potrebbero essere pochi i medici di medicina generale disposti a operare e accettare incarichi in un contesto dove, in caso di emergenza, essi stessi potrebbero rimanere con il cerino in mano". Precisa che in questo modo verrebbe meno la risposta del medico dell’emergenza in uno dei territori più complessi sul piano viario.
Sull’Appennino modenese – continua Snami - si applica "un modello che frammenta la risposta clinica, affidandola a mezzi limitrofi ma distanti, con tempi di percorrenza insostenibili".
L’automedica di Pavullo, ad esempio, "si troverebbe a coprire distanze raddoppiate e un territorio di competenza che passerebbe da 355 a oltre 600 chilometri quadrati, mettendo a rischio la propria sicurezza. Lo Snami riferisce che l’Ausl di Modena avrebbe respinto anche la proposta di mantenere il medico 118 almeno fino a settembre, per coprire il periodo turistico, e ha dichiarato non esserci ancora un definitivo piano di riordino e valutazioni sarebbero in corso".