
Modena vista dall'alto
Modena, 25 settembre 2024 – Partirà a metà ottobre il percorso partecipato per raccogliere contributi per la rigenerazione della città, con incontri in Quartiere e l’apertura di una piattaforma online. Si chiamerà ’Sei la mia città. Rigeneriamo Modena’: l’obiettivo è stabilire contenuti e indirizzi in vista del nuovo avviso pubblico previsto "entro Natale". A illustrare le tappe è stato ieri l’assessore Vittorio Ferraresi: "Attraverso il confronto con coloro che vivono la città nel quotidiano vogliamo cogliere le criticità da risolvere, sapere quali sono i luoghi della città e le situazioni in cui è maggiormente sentita la necessità di intervento e intendiamo raccogliere i contributi che consentiranno di orientare gli interventi di rigenerazione urbana da promuovere.
Il percorso coinvolgerà i Consigli di Quartiere, i cittadini, le associazioni, i comitati, i tecnici e le categorie professionali: si parte lunedì 14 al quartiere 1 in piazzale Redecocca alle 18, a seguire quartiere 4 sala Curie, martedì 15 quartiere 3 sala Viterbo e mercoledì 16 alle 20.40 Quartiere 2 in sala Pucci. "Dopo gli incontri sarà attivata una piattaforma online, accessibile dal sito del Comune e aperta per tutto il tempo in cui si svolgeranno i laboratori, con l’obiettivo di raccogliere le proposte dei cittadini. Sulla pagina web istituzionale dedicata sarà possibile consultare materiali utili: un video degli incontri di presentazione per consentire a chiunque fosse interessato di conoscere i dettagli del percorso partecipato e la modalità di partecipazione, oltre a esempi europei di rigenerazione dei tessuti urbani, nei quali gli spazi sono organizzati e pensati con attenzione ai cambiamenti, a partire da quelli climatici".
I cittadini interessati potranno accedere, elaborare e depositare le proposte tramite Spid o Cie: potranno dare il loro contributo in autonomia oppure partecipare a laboratori di progettazione collettiva avvalendosi del supporto dei tecnici del settore Urbanistica del Comune. Le proposte da sviluppare per indirizzare i processi di rigenerazione urbana, in particolare, dovranno "riguardare le aree urbane dismesse e abbandonate, ma anche quelle porzioni di città che, nel tempo, hanno presentato problematiche di invecchiamento del patrimonio edilizio, di carenza di dotazioni di servizio, di problematiche relative alle infrastrutture per la mobilità o che hanno evidenziato situazioni di disagio sociale e insicurezza".
Al termine della fase di presentazione dei contributi saranno svolti incontri pubblici di riepilogo delle proposte emerse e verrà pubblicato, entro fine anno, un nuovo Avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse: i soggetti che presenteranno proposte, oltre al proprio intervento privato, dovranno prevedere anche la progettazione di una parte pubblica, sviluppando i contributi, le idee, le suggestioni e i modelli di riferimento emersi, attivando anche un confronto con i professionisti o gli ordini professionali.
"Il percorso partecipato si concluderà con un momento di restituzione nel quale verranno presentati i contenuti delle manifestazioni d’interesse, illustreando le modalità con cui avranno recepito i contributi raccolti".
A spiegare la direzione verso cui si muove l’amministrazione è l’assessora Carla Ferrari: "L’elemento che caratterizzava le 19 proposte giudicate negativamente è che non avevano nulla di rigenerativo rispetto alla città. Guardando la mappa delle iniziative ci si rende conto che sono degli ’episodi’, interventi che si chiudono all’interno dei singoli lotti senza neanche prendere in considerazione la strada immediatamente esterna". Molti riguardavano il commercio "e molti di questi supermercati erano collocati a prescindere dall’effettivo bisogno della città, spesso a ridosso di altri market". Con la rigenerazione urbana, evidenzia l’assessora, "si dovrà operare con un progetto di spazio urbano capace di reggere le sfide climatiche, ma anche di offrire luoghi connotati da bellezza in cui sia gradevole e sicuro vivere, lavorare, passeggiare, giocare grazie a una particolare attenzione per la qualità architettonica, creando le necessarie condizioni di benessere. È la città che dovrà raccontarci quello di cui ha bisogno".