
La protesta di Fratelli d’Italia: "La parte che dà verso Nonantola invece è rimasta così com’era"
A poco più di 15 giorni dall’ultima ondata di piena, che ha interessato anche il nonantolano, ma che fortunatamente, oltre alla naturale apprensione dei cittadini, non ha provocato danni nel territorio, oggi sono i consiglieri di minoranza del centro destra, a fare sentire la loro voce, preoccupati perché a loro parere, l’attuale giunta, ma nemmeno le altre forze di minoranza, non hanno ancora proposto nulla di concreto, per adottare misure che mettano in sicurezza il territorio, per evitare altre situazioni di pericolo, che prima o poi si ripresenteranno: "Noi di Fratelli d’Italia – afferma Antonio Grella in rappresentanza del gruppo consiliare - non vogliamo fare polemiche sterili, ma chiediamo equità di trattamento, poiché mentre il lato destro dell’argine del Panaro, messo in crisi dall’ultima piena a Navicello, nel lato verso Modena, è stato rattoppato subito, il lato Nonantola no! Perché – continua il consigliere - i cittadini di Nonantola devono vivere con ansia, ogniqualvolta inizia a piovere? Bisogna smetterla di dire che la colpa è solo del cambiamento climatico; bisogna iniziare a fare qualcosa per contrastare queste calamità; va ricordato innanzitutto, che il Governo ha stanziato più di 160 milioni di euro per opere di manutenzione: perché non sono stati spesi? Noi lavoreremo per una Nonantola più sicura e per tutti i Nonantolani, portando avanti non fumose tematiche, ma solamente quelle che non si discostino dal nostro territorio. Nonantola merita di più".
Un accorato appello di un amministratore pubblico, che afferma di avere ben presente cosa accadde durante l’alluvione del 6 dicembre 2020, quando l’argine del Panaro ruppe in via Tronco, a poche centinaia di metri dalla frazione di Bagazzano, invadendo tutto il territorio nonantolano ad ovest del Canal Torbido (una sorta di barriera artificiale costruita dai monaci benedettini che finora ha salvato il centro storico): oltre a centinaia d’abitazioni, l’acqua invase quasi tutte le aziende del Villaggio Gazzate provocando ingenti danni. Una tragico evento per il quale i consiglieri di minoranza – allarmati dal silenzio dei loro "colleghi" hanno voluto lanciare un grido d’allarme, perché la vecchia e cara Nonantola sia protetta dall’acqua, con opere non improvvisate, ma che durino nel tempo, una volta per tutte.
Gian Luigi Casalgrandi