Samantha Migliore e il ritocco al seno letale, confessa una trans: "L'ho fatto io"

La disperazione del marito della 35enne di Maranello, deceduta dopo un trattamento in casa: "Le dissi di rinunciare alle iniezioni, mia moglie è morta sotto i miei occhi". E poi: "Quella fantomatica estetista usava delle grosse siringhe". Fuggita, si è costituita ai carabinieri. La procura disporrà l'autopsia sul corpo

Samantha Migliore nel giorno del matrimonio

Samantha Migliore nel giorno del matrimonio

Modena, 23 aprile 2022 - "Mi è morta tra le braccia, le dicevo che era la mia principessa, eravamo innamorati". E’ distrutto Antonio Bevilacqua, Antony per gli amici e per chi gli vuole bene. Racconta quanto accaduto giovedì pomeriggio dopo le 13 a sua moglie, Samantha Migliore, 35 anni, deceduta dopo un trattamento per sollevare il seno effettuato in casa a Maranello. Vani sono stati gli sforzi dei sanitari del 118 per rianimarla. La Procura di Modena tra l'altro disporrà l'autopsia sul corpo per capire quali siano state le cause del decesso, a partire dal tipo di sostanza che le è stata iniettata (per il trattamento al seno, sarebbe stato pattuito un compenso da 1.200 euro).

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La donna (una transessuale pare sudamericana, residente a Bologna) che le avrebbe praticato almeno una iniezione, è fuggita e ieri si è costituita ai carabinieri di Cento (Ferrara).

Tra le ipotesi di reato al vaglio del pm Pasquale Mazzei che potrebbe averne già disposto il fermo ci sarebbero l’omicidio colposo, l’omissione di soccorso e l’esercizio abusivo della professione medica. La famiglia di Samantha doveva trasferirsi da via Vespucci in centro, in una nuova casa. Samantha aveva cinque figli, due avuti con il primo marito e altre tre con l’ex compagno che due anni fa ha provato a ucciderla con un colpo di pistola. Si era sposata poco più di un mese fa con Antonio Bevilacqua. L’uomo trattiene a stento le lacrime.

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Signor Antonio, lei giovedì era presente in casa quando è accaduto tutto?

"Sì, c’ero. All’una sono entrato in casa, ho preparato da mangiare per i bambini. Qualche minuto dopo è salita mia moglie con questa signora. Mentre cucinavo sono entrato tre quattro volte in camera dove si erano sistemati".

Non si fidava?

"Mi hanno fatto impressione le grosse siringhe che vedevo. Davvero tante. Tutte infilate sotto il seno, tanto che la mammella destra era parecchio gonfia. La signora, doveva avere non più di 50 anni, mi ha chiesto di tagliare a metà una bottiglia di plastica perché doveva metterci dentro del silicone. Dopo un po’ mia moglie ha cominciato a dirmi: ’Tony, non mi sento bene’. Al che le ho detto di lasciar stare".

Aveva brutte sensazioni.

"Samantha era contentissima di fare questo trattamento al seno, ma io sentivo che c’era qualcosa che non andava. Ho chiesto alla signora cosa le avesse iniettato e lei mi ha risposto: ‘Un’anestesia’, non mi ha detto però di che tipo di sostanza si trattasse. E’ passato qualche minuto, sono tornato di là. Ma ho sentito urlare: ’Amore, non sto bene’. Mi sono precipitato da lei e la signora mi ha chiesto acqua e zucchero. Ma lei non riusciva a berlo, stava perdendo i sensi".

Ma questa persona come ha giustificato tutto quello che stava accadendo?

"Ha detto solo una cosa: ‘Devo fare una chiamata’. Mi ha lasciato in pratica mia moglie tra le mie braccia… era morta. Poi non l’ho vista più, è scappata, non mi ha aiutato per niente".

Lei la conosceva?

"Mai vista, credo si chiami Pamela. Non so neanche se l’abbia conosciuta sui social o tramite amiche. Ho chiamato mio figlio in cucina, gli ho detto: ‘Chiama l’ambulanza, chiama l’ambulanza’".

Lei si è reso conto che la sedicente estetista era andata via?

"In quel momento stavo pensando a mia moglie. E’ sparita, si è portata via tutto, le siringhe e le quattro vaschette di alluminio che c’erano".

Quanto sarebbe costato il trattamento?

"Ci aveva chiesto 1200 euro per due ore".

I sanitari dell’ambulanza hanno provato a rianimare Samantha?

"Sì, hanno dovuto cercare una vena per iniettarle qualcosa. Ma era già morta".

Stavate per cambiare casa?

"Sì, proprio ieri ci saremmo trasferiti, non ce l’abbiamo fatta".

Quando vi siete sposati?

"Il 12 marzo. Ho conosciuto mia moglie sui social sette mesi fa, ho lasciato la Germania dove vivevo e lavoravo da 11 anni: qualche risata, i video, ci siamo innamorati, abbiamo trovato casa e ci siamo sposati. Lavoro in Coopservice, ditta di pulizie, dove lavorava anche lei".

Ora si trova a dover crescere da solo cinque figli.

"Ricomincerò da zero, come ho sempre fatto. Non mi fa paura, sarà dura, ma ce la farò".