
L’equipe di Ortopedia e Traumatologia, diretta dal dottor Calogero Alfonso, con il robot
Sono già cinque gli interventi di protesi al ginocchio personalizzati e di alta precisione, realizzati all’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola dalla equipe di Ortopedia e Traumatologia, diretta dal dottor Calogero Alfonso, grazie al navigatore robotico CORI. Lo strumento concesso in leasing per due anni è dono principalmente dei famigliari di Albertino Reggiani, oltre che dello sforzo corale del territorio promosso da Amo, Lions e Rotary, che tra novembre 2024 e marzo 2025 hanno raccolto circa 160mila euro. Già in uso da fine giugno, questa nuova tecnologia che - come ha detto la direttrice del Distretto sanitario di Mirandola Annamaria Ferraresi – "rappresenta un passo verso il futuro", consente ai chirurghi ortopedici di eseguire interventi di protesi con precisione millimetrica, adattandosi in tempo reale all’anatomia del paziente.
La sua importanza è sottolineata dalla incidenza in aumento dei casi di pazienti del territorio che necessitano di protesi al ginocchio (circa 60/anno) e anche dall’aumento della attività cui è chiamata la Struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia, che nel 2024 è stata in grado di effettuare (senza robot) 46 interventi per protesi di ginocchio, mentre nei soli primi cinque mesi dell’anno in corso sono state già 29 le operazioni eseguite.
L’arrivo a Mirandola del sistema CORI, già in uso da ottobre scorso all’ospedale di Sassuolo e precedentemente al Policlinico, - ha spiegato il dottor Giuseppe Licitra della direzione sanitaria dell’ospedale di Mirandola – "permette di costruire una vocazione per il nostro ospedale" ed "è – secondo il dottor Calogero – un segnale di grande innovazione che pone Mirandola all’avanguardia sul piano nazionale, innalzandone il livello qualitativo dell’offerta ortopedica". "Questo robot – ha affermato la direttrice sanitaria Ausl Romana Bacchi – è il simbolo di una comunità che non si limita ad assistere, ma sceglie di partecipare, di contribuire, di prendersi cura. Esso ci permetterà di invertire il trend in un settore di prestazioni sanitarie che soffre di molta mobilità passiva". A Mirandola la lista di attesa per questo intervento è composta da 59 persone. Il sistema CORI (Compact Operating Room Intelligence), conosciuto da una decina di anni, è un robot portatile e versatile che combina la navigazione computer-assistita con il controllo robotico attivo, senza necessità di TAC pre-operatorie. Il chirurgo viene guidato nella fresatura ossea con un braccio robotico semi-autonomo, che si blocca automaticamente se si avvicina a strutture non da trattare, aumentando la sicurezza e l’invasività.
Alberto Greco