
De Cecco sembra destinato a rimanere anche il prossimo anno
La parola rammarico è ricorrente nel post partita di Modena-Perugia, per una gara 2 dal risultato più netto rispetto a gara 1 ma dalla dinamica molto simile. La Valsa Group ammirata per la prima ora e dieci di gioco è stata per larghi tratti superiore ai propri rivali, ma non è riuscita a concretizzare questa qualità nel gioco nei momenti topici soprattutto del secondo parziale.
Numeri. Come detto, i primi due parziali della formazione guidata da Alberto Giuliani hanno sfiorato la perfezione: il primo set si è chiuso col 62% in attacco senza errori e con un complessivo dato di 4 errori nel parziale, ricevendo nettamente meglio rispetto ai propri rivali, mentre nel secondo set sono stati ancora pochissimi gli errori complessivi ma sono stati commessi nei momenti topici del concitato finale di un parziale record da 5 muri complessivi. Il problema è proprio quello di riuscire a concretizzare tutto quanto seminato: nella serie Modena ha giocato cinque set alla pari di Perugia, in molti riuscendo anche ad andare davanti per larghi tratti. Ne ha vinto soltanto uno.
Reazione. Ora Modena non deve fare, con la serie, quello che ha fatto con la partita domenica. Ovvero, convincersi di averla già persa. Chiaro che il pertugio attraverso cui risalire la montagna si fa sempre più stretto, chiaro che la Sir Susa Vim è più forte, lo ha dimostrato, ma siamo d’accordo con Giuliani quando dice che "riportare la serie al PalaPanini è possibile". Bisogna utilizzare le prime due gare per convincersi che una gara pari ci possa essere e che quelle "due o tre occasioni che capitano sempre a chi è sfavorito", parole di Angelo Lorenzetti, capitino proprio al PalaBarton domenica prossima. Per riuscirci, Buchegger deve mantenere la qualità nel gioco dei primi due set e deve rinascere Davyskiba, apparso molto spento domenica in un match nel quale c’era bisogno dei suoi guizzi.
Mercato. Quella di domenica è stata anche l’occasione per chiarire una voce di mercato e comprendere quali potrebbero essere gli scenari futuri. De Cecco ha spiegato in maniera chiara di non aver ricevuto offerte particolari di riduzione dalla società, non sembra intenzionato ad andare via con un altro anno di contratto, ma ha anche detto "vediamo quello che vuole fare la società". Come a dire che non è escluso un cambio, se arriverà l’offerta giusta. Baranowicz è alla finestra da tempo, così come Modena sta sondando anche per Simeon Nikolov, alzatore figlio d’arte e fratello di Aleksandar dall’ottimo potenziale. Entrambi però non avranno molte settimane per aspettare. A oggi, quindi, la probabilità più alta rimane quella della conferma di De Cecco.
Alessandro Trebbi