Gravillon: «Arrivo in un club ambizioso»

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«ASPETTAVO la chiamata da tanto, sapevo che sarei venuto a Sassuolo, e negli ultimi giorni chiamavo in continuazione il mio procuratore per sapere quando si sarebbe sbloccata la trattativa. Ora sono qui a Vipiteno, cono contento e non vedo l’ora si cominci a fare sul serio». Prime dichiarazioni da neoneroverde per Andrew Gravillon (nella foto la firma sul contratto), difensore classe 1998 che dopo essersi messo in luce a Pescara la scorsa stagione ed essere rientrato all’Inter che ne deteneva il cartellino, ha rifatto la valigia, destinazione qusesta volta Sassuolo. «Club importante, che qualche anno fa è addirittura arrivato in Europa league, e sul quale ho cominciato a prendere informazioni a gennaio», ha detto Gravollon ai microfoni di Sassuolo Channel, ricordando come in passato sia già stato vicino al Sassuolo. Doveva arrivare lo scorso inverno, ma l’Inter scelse di lasciarlo a Pescara e il Sassuolo prese Demiral: qualche mese dopo, invece, ecco Gravillon al Sassuolo.

ARRIVA IN PRESTITO con diritto di riscatto a 9 milioni di euro, e ha scelto Sassuolo, dice, anche perché «so che la società è ambiziosa, e poi conoscevo già lo staff con il quale lavorerò». De Zerbi e il suo team, infatti, lo allenarono ai tempi del Benevento, e l’ultima presenza in A, il difensore ex Inter, l’ha fatta proprio con i sanniti, agli ordini del Deze. «Qui ho trovato un bel gruppo, mi hanno accolto tutti benissimo: voglio lavorare al massimo per dare il mio contributo», ha detto ancora il corazziere della Guadalupa che dice di ispirarsi a Varane e Zouma, è nato a Nato a Pointe-à-Pitre l’8 febbraio del 1998, ma si è trasferito da bambino in Francia. Nel 2014 il passaggio all’Inter e, dopo tre anni di giovanili, sei mesi a Benevento (con esordio in A), una stagione e mezzo a Pescara e adesso l’occasione – Sassuolo. I centrali titolari del Sassuolo, sulla carta, ci sono già. Marlon, Peluso, per ora Goldaniga, quel Ferrari definito ‘incedibile’, e alla batteria potrebbe aggiungersi uno tra Toprak e Romagna. E Gravillon, che suda a Vipiteno e aspetta la sua occasione: anche Demiral, poco meno di sei mesi fa, arrivò in sordina, e si sa come è finita….

Stefano Fogliani