I commenti, Calanca: "Dedico la rete alla mia famiglia». Sall: "Il mister ha corretto i nostri errori». Serpini: "Tante discussioni, adesso parla il campo»

Il tecnico Cristian Serpini elogia la squadra del Carpi per la vittoria contro il Forlì, sottolineando la determinazione e l'unità del gruppo. Il capitano Calanca e Sall si distinguono per le loro prestazioni. La panchina si rivela decisiva.

Serpini: "Tante discussioni, adesso parla il campo"

Serpini: "Tante discussioni, adesso parla il campo"

Bagnato e felice, mister Cristian Serpini si gode l’ennesimo capolavoro della sua squadra. "Sono felicissimo perché dopo tante discussioni in questa settimana ha parlato il campo – spiega –. il Forlì ha fatto una gara da grande squadra, ma non ci siamo disuniti dopo lo svantaggio e abbiamo fatto 25’ della ripresa strepitosi. Il campo sta parlando e questi ragazzi meritano il rispetto del campo. Il primo tempo? Abbiamo sbagliato qualche distanza difensiva pur tenendo il pallino, ma mi tengo stretto il secondo tempo. Sono felice perché il Forlì era l’unica squadra che non avevamo battuto. Però non è ancora terminata l’opera, c’è da fare la solita settimana pensando all’Imolese". Ancora una volta la panchina è stata decisiva. "Ho l’imbarazzo della scelta – prosegue – poi bisogna aver la fortuna di pescare la carta giusta: Beretta merita una menzione, ma hanno fatto bene anche Larhrib e Sall. E poi faccio un applauso ai nostri tifosi, all’ingresso vedere quella coreografia è stato unico". L’uomo della provvidenza è capitan Alessandro Calanca. "È stata una gara difficile – spiega – ma sullo 0-1 nell’intervallo siamo rimasti uniti e nella ripresa abbiamo offerto una prova straordinaria. È la vittoria di un gruppo straordinario che non molla mai. Il gol? Dedicato alla mia famiglia. È stata una mischia fra spintoni e blocchi, per fortuna mi sono smarcato ed è arrivata la palla perfetta, poi non ci ho più capito molto…". Abdoulaye Sall è arrivato a quota 10. "Faccio i complimenti ai miei compagni – le sue parole – io cerco solo di dare una mano. Il gol? Tcheuna ha rubato palla, non ho esitato a puntare l’uomo e col destro calciare, forse ho colpito un po’ male ma è andata bene, lo dedico alla mia famiglia. A metà gara eravamo arrabbiati, il mister ci ha portato la calma correggendo le cose che non andavano bene e si è visto".

d.s.

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