I neroverdi contro la Roma si affidano a Laurienté l’unico in grado di far cambiare marcia alla squadra

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Aggrappati a Laurientè. In attesa della Roma, che domani al Mapei Stadium vorrà riscattare la sconfitta nel derby, e prigioniero del suo peggior momento stagionale – tre punti nelle ultime 5 gare – il Sassuolo di Alessio Dionisi cerca certezze. E visto che sul rientro di Berardi tanto vale non fare troppo affidamento (ci dovesse essere, andrà in panchina, ma il suo utilizzo è un rischio) diventa obbligatorio affidarsi all’altro attaccante di qualità che ha fatto intendere di essere l’unico, fin qua, in grado di far cambiare marcia al Sassuolo.

Armand Laurientè, appunto, attaccante francese arrivato a fine mercato la cui assenza – a Empoli era out per squalifica – non si può dire non si sia fatta sentire. Come a Bergamo, altra occasione in cui l’esterno francese marcò visita, anche a Empoli una sconfitta, e soprattutto nessun gol per la seconda gara consecutiva: che pesino, gli ‘strappi’ del francese sulla manovra offensiva neroverde è scritto nei numeri del resto, e in attesa del redde rationem di domani al Mapei Stadium a quelli si sta.

E quelli dicono che con Laurientè il Sassuolo viaggia velocità doppia che senza, e che l’impatto sui neroverdi del francese è pari, o quasi, a quello di un Berardi che le sue tracce, suo malgrado, le ha fatte perdere ormai da due mesi. Senza Laurientè il Sassuolo ha giocato sei partite, dalle quali ha ‘lucrato’ cinque punti, subito 8 gol per realizzarne quattro. Con Lauriente, invece, sette gare: i punti sono 10, i gol fatti 10, quelli subiti altrettanti. Con il francese, insomma, il Sassuolo vale 1,4 punti a partita, 1,4 gol fatti e 1,4 subiti a gara, senza la media si dimezza, o quasi, e l’unico dato che resta cosdtante è quello dei gol subiti.

Siamo infatti a 0,8 punti a gara, per 5 in 6 partite, 0,6 gol fatti e 1,3 subiti ogni 90’ e piace aggiungere anche la circostanza che l’ex Lorient ha anche già fatto due gol e un assist, nel corso dei suoi 575’ spesi in campo. Non indispensabile, appunto, ma importantissimo il francese che fin qua, tuttavia, ha di fatto predicato nel deserto.

Detto che è l’attaccante che ha segnato di più su azione (2 gol, come Pinamonti che tuttavia ha battuto un rigore) va aggiunto come, nonostante sia arrivato a campionato iniziato (esordio alla quinta giornata a Cremona, per lui) è anche l’unico attaccante impiegato fin qua cui Dionisi non ha mai rinunciato dal 1’ e del quale il tecnico neroverde ha fatto senza solo per causa di forza maggiore: un infortunio a Bergamo e la squalifica di Empoli. Si aggrappa a lui, il Sassuolo anti-Roma, per cercare l’impresa.

Stefano Fogliani