Leo Shoes, l’impresa non è più impossibile

Nella sconfitta in gara 2 contro Perugia pesa un evidente errore arbitrale. La squadra anche senza Leal può farcela. Al PalaPanini in 4.400

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di Alessandro Trebbi

Cosa rimane di una seconda gara di semifinale giocata finalmente in un PalaPanini quasi pieno, 4.400 i tagliandi staccati? Nel lato campo di Modena l’amaro in bocca di un’impresa che sarebbe stata titanica e non è nemmeno sembrata così lontana. Perugia esce invece rinfrancata, brava a reggere bene il peso della pressione e serena per aver riportato il fattore campo a casa, al PalaBarton. Certo, nell’economia del match ha pesato eccome il madornale errore di gestione del primo arbitro Armando Simbari, colpevole di aver estratto un doppio cartellino rosso all’indirizzo della panchina di Modena e di quella di Perugia, senza aver prima dato alcun avvertimento e in una situazione di gioco tesissima, con la Leo Shoes PerkinElmer in rimonta grazie al turno di battuta di Earvin Ngapeth (un mezzo ace e un ace), costretto a lasciare il pallone a Mazzone perché da regolamento col doppio rosso si aggiunge un punto a ogni squadra facendo fare un giro a entrambe le formazioni. Risultato? Dal 19-19 al 21-25 in un amen, col turno in battuta del francese fermato non dagli avversari e quello di Leon anticipato. Lo ha detto bene Andrea Giani: Modena non deve fare la vittima. Ciò che è successo nel post partita di Perugia in gara 1 è deprecabile, ma la sanzione a Leal è sacrosanta (definirà oggi la corte d’appello se ne sia sacrosanta anche l’entità), mentre l’errore macroscopico di domenica ha condizionato pesantemente l’esito del terzo set, ma ciò non giustifica il calo di tensione di Bruno e compagni né esclude l’ipotesi che la Sir Safety avrebbe potuto vincere ugualmente. Da dove ripartire? Dalla sana rabbia agonistica, feroce nelle migliori espressioni tecniche di Earvin Ngapeth e nelle fiammate di Nimir Abdel Aziz, che ha consentito ai gialloblù di far gara pari con Perugia nonostante l’handicap grave dell’assenza di Leal. Gara 2 ha dimostrato che sostituirlo si può, a patto di un immane sforzo fisico e di concentrazione da parte di tutti. Se Ngapeth junior e Van Garderen sapranno alzare il livello del loro attacco e dare un maggiore contributo in seconda linea rispetto a quanto accaduto in gara 2, Modena potrebbe mettere dei seri dubbi a Perugia, di nuovo. In questo senso sarà fondamentale il primo set. E l’ambiente? Gli animi sono caldi, vedremo se e quanto ancor più accesi dall’esito della sentenza d’appello riguardo Leal, mentre auspichiamo che la provocazione finale di Grbic non abbia seguito tra le file di Modena. Che bello sarebbe se si giocasse solo a pallavolo, magari con due arbitri all’altezza.