L’uomo Gagno c’è, il Modena no: primo pari

Al minuto 83 il portiere para un rigore e salva i gialli che contro il Cittadella non hanno ben figurato. Il coro dei tifosi: "Sveglia ragazzi"

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di Alessandro Troncone

CITTADELLA (PADOVA)

Se qualcuno ne avesse il potere, chiederebbe uno sforzo a chi di dovere per intitolare il 5 novembre a Riccardo Gagno. Ora, senza voler scomodare i santi, ma in tema puramente calcistico non è utopia definire il portiere del Modena salvatore della causa nel giorno della partita più brutta, che senza quel gesto tecnico avrebbe potuto concludersi in maniera ancor più brutta. Perchè, va detto, il cambio di sistema tattico con il passaggio al 3-4-1-2 aveva un’unica direzione: provare a non subire gol prima ancora che farlo. E così è stato, nonostante il Cittadella abbia costruito ben più di una situazione nel primo tempo e colpito pure un palo con Varela al 14’. Occasioni intervallate dal tiro al volo alto di Oukhadda all’8’, pescata perfettamente da Tremolada, partito benissimo nei primi minuti poi in calando nel corso della partita.

Che sia mancato qualcosa là davanti, sono i numeri a testimoniarlo. Il Cittadella tira verso la porta 16 volte, il Modena 4. La coppia Bonfanti-Diaw fatica ad ingranare, colpa di caratteristiche troppo simili e colpa di una condizione che forse non è ancora la migliore per entrambi, reduci da problemi fisici ed influenzali. Alla mezz’ora è ancora la squadra di Gorini a sfiorare il vanataggio, Beretta anticipa Cittadini e Gagno sugli sviluppi di un cross dalla destra ma il suo tocco finisce alto sopra la traversa e Diaw, al 44’, calcia trovando pronto Kastrati. Nella ripresa lo spartito non cambia di molto. Il Cittadella prova a fare la partita, il Modena si preoccupa di essere più pragmatico possibile in fase difensiva e di sfruttare, se possibile, i contropiedi che capitano. E in queste occasioni, sarebbe diventato fondamentale uno come Paulo Azzi.

Il brasiliano può diventare un tema delle prossime settimane per un semplice motivo: seppur avanzato di qualche metro, raramente lo si vede andare sul fondo come tutti noi eravamo abituati a vederlo e in più di un uno contro uno perde la sfida con il diretto avversario. Senza dimenticare che il pensiero, ricorrente, della fase difensva gli impone di ricordarsi il doppio ruolo e all’82’ inciampa nell’episodio a sfavore. Ferrieri Caputi valuta irregolare il contatto tra il modenese e Vita, forse è quest’ultimo a cercare il tocco di Azzi ma le sorti non cambiano: calcio di rigore. A 8 minuti dal termine cala il gelo tra i giocatori canarini, Magrassi ha la palla del potenziale ko ma la parata di Gagno è monumentale oltre a risultare provvidenziale per il primo pareggio in campionato del Modena, e mai punto fu più importante. Ed è questo l’unico ricordo che i gialli si portano via da Cittadella.

Al termine della gara parte qualche coro che recita così: "Sveglia ragazzi". Niente che somigli ad una contestazione, ma uno sfogo comprensibile accolto perfino dal presidente Rivetti che va a ringraziare e ad omaggiare i quasi 500 giunti da Modena. Probabilmente anch’egli non esattamente soddisfatto di quanto visto al Tombolato, non gli si potrebbe dare nemmeno torto. Per fortuna Gagno ci ha messo, ancora una volta, del suo salvando il Modena dal terzo ko consecutivo.