"Meno errori e potrete vedere il vero Carpi"

"Dobbiamo migliorare, la scorsa partita abbiamo creato tanto e dovevamo segnare di più. Ci sta, la squadra è nuova"

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Fra i tanti complimenti per il primo gol con la maglia del Carpi (destro a pelo d’erba per dimezzare lo 0-2 di Salsomaggiore), Sasa Cicarevic ne ha ricevuti alcuni speciali. A farglieli è stato Adrian Ricchiuti, suo compagno per 2 anni ai tempi di Rimini e biancorosso per 6 mesi nel ’97-98, numero 10 come lui sulle spalle e fonte d’ispirazione anche per il fantasista montenegrino che sta cercando di caricarsi sulle spalle la squadra di Bagatti. "Ho sentito Ricchiuti dopo la partita di Salsomaggiore – racconta Cicarevic - e mi ha detto di avere un bel ricordo di quei 6 mesi in cui ha giocato a Carpi. Per me è stato un punto di riferimento a Rimini, da lui ho appreso tanto e anche io in questa piazza mi trovo molto bene, con la gente e i compagni, oltre che con la società, c’è grande feeling". A Salso si è sbloccato, anche se la gara coi ducali, con l’avvio shock e lo 0-2, deve essere da monito per non ripetere più certi errori. "Siamo riusciti a pareggiare ma non a ribaltarla del tutto – prosegue il fantasista classe ‘94 – ma per come si era messa, sotto 2-0 dopo 25’, è già tanto aver conquistato un punto. Sappiamo che dobbiamo migliorare perché abbiamo creato tanto e potevamo segnare di più, non possiamo prendere gol in quel modo. Abbiamo analizzato la partita col mister e cercheremo di non ripetere gli errori. La squadra è nuova e ancora non si vede il Carpi che vorremmo". Domenica arriva il Sant’Angelo, matricola che ha già vinto la prima 3-0 fuori casa a Bagnolo. "Rispetto a Salsomaggiore serve più concentrazione – prosegue - non possiamo concedere neanche 10’ all’avversario perché in questa categoria basta abbassare la guardia un attimo e vieni punito. Il mio ruolo? E’ vero che posso giocare anche da mezz’ala, ma quello dietro le punte è il ruolo che preferisco". In Italia è arrivato a 15 anni dal Montenegro, la patria di un 10 stratosferico come Dejan Savicevic, per seguire la sorella che studiava a Rimini e che ora abita a Piacenza ed era in tribuna a seguirlo domenica al "Francani". Negli ultimi 3 anni in D Cicarevic ha sempre lasciato il segno: 7 reti a Legnago, 8 col Delta e 7 l’anno scorso all’Adriese. Ma c’è un dato che balza all’occhio: quando va in doppia cifra la sua squadra viene promossa, come accaduto a Rimini in Eccellenza (10 reti) e in D, vinta nel 2017-18 grazie anche ai suoi 11 centri. "Allora è meglio che continui a segnare – sorride – perché anche noi vogliamo puntare in alto. Come si vince la D? Serve regolarità, pensare partita dopo partita, avere un gruppo solido con equilibrio, martellare per giocare sempre per i 3 punti".

Davide Setti